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A Torino , Impresa 4.0  su innovazione e competenze
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Si è tenuto a Torno presso le Officine Grandi Riparazioni l’evento “Piano Impresa 4.0” dedicato all’innovazione ed alle competenze.
Sono intervenuti  il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il Ministro dell’Economia e finanze Pier Carlo Padoan ed anche  interventi del Presidente dell’Istat Giorgio Alleva, del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, della Presidente di Rete Imprese Italia Patrizia De Luise, dei Segretari Generali Carmelo Barbagallo, Susanna Camusso e Annamaria Furlan, dei Rettori del Politecnico di Torino Prof. Marco Gilli e dell’Università degli Studi di Torino Prof. Gianmaria Ajani e della Presidente della Fondazione ITS ICT Torino Anna Maria Poggi. A chiudere gli interventi è stato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Sono stati presentati i risultati 2017 e le azioni 2018 del Piano Impresa 4.0 – Innovazione e competenze ma si è parlato molto di formazione .

Padoan ha esordito con un “Dove dobbiamo andare”? Ed in merito ha detto che il quadro macroeconomico fa vedere che il paese sta uscendo dalla crisi. “Ci vuole più produttività con incentivi e capitale umano e misure per la crescita che sono gli strumenti che vanno verso impresa 4.0 “

Il Presidente dell’Istat Giorgio Alleva  segnala un miglioramento nelle aziende che hanno investito che  raggiunge il 67% .

Vincenzo Boccia , presidente di Confindustria insiste che “viene premiato chi investe” e  che “il futuro è per una industria ad alto valore aggiunto”.

 

Carlo Calenda  afferma “ siamo in una transizione epocale dove l’uomo viene sostituito dalle macchine , ma l’uomo deve stare al centro della sfida dei prossino 20/30 anni. Ci sono 3 punti da tenere in considerazione : ogni euro deve essere investito non solo in tecnologia ma anche in cultura; non bisogna prendere scorciatoie perché diventano pericolose, le transizioni si governano insieme ed infatti ci siamo dati una missione condivisa al di la delle idee”.”quest’anno inseriremo un credito d’imposta sulla formazione e dobbiamo spingere gli ITS per recuperare sui giovani e fare un nuovo vivaio di imprenditori “.

Carlo Calenda ha terminato con una considerazione: “L’innovazione tecnologica spaventa ma deve essere governata con spirito umanistico e credo che il nostro Paese sia il più attrezzato per farlo”.

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