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Meno di 1 famiglia su 5 sta cercando di ridurre la spesa in tecnologia, connettività e contenuti
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È quanto emerge dall’EY Decoding the digital home study, ricerca condotta su 2.500 famiglie in Italia (e più di 20.000 a livello globale) per analizzare l’atteggiamento dei consumatori nei confronti della tecnologia, dei media e delle telecomunicazioni.

Irene Pipola (NELLA FOTO) , Italy TMT Leader di EY commenta “Nonostante il periodo di iperinflazione e il forte aumento del costo della vita, gli italiani si stanno dimostrando resilienti: meno di 1 consumatore su 5 sta cercando di ridurre la spesa in tecnologia, connettività e contenuti a favore di altre categorie di spesa. Tuttavia, oltre la metà delle famiglie italiane (60%) cerca di risparmiare facendo più confronti e comparazioni su connettività e contenuti, o tramite offerte congiunte. Cresce l’interesse verso i dispositivi di smart home e le esperienze immersive di realtà virtuale o aumentata, con una particolare attenzione da parte delle nuove generazioni (35%).

Iperinflazione e costo della vita hanno spinto il 60% delle famiglie italiane a fare più confronti e comparazioni per trovare le offerte migliori per connettività e contenuti, ricercando pacchetti di offerta multipla per risparmiare

Sempre più utenti sono disposti a pagare un premium price a fronte di un miglior servizio di assistenza clienti (36%, in aumento rispetto al 31% del 2022).

Cresce l’importanza delle piattaforme streaming, che risultano le preferite dai consumatori, non solo per la visione di film (50%) o serie tv (37%), ma anche per musica (36%) o contenuti per bambini (28%)

Aumenta la propensione degli italiani verso i dispositivi di smart home e le esperienze immersive di realtà virtuale o aumentata, con una particolare attenzione da parte delle nuove generazioni (+35%). La fiducia nel brand, l’attrattività del prezzo e la sicurezza dei dati sono i principali criteri di acquisto.

Cambia l’esperienza di acquisto, i consumatori sono meno inclini a visitare store fisici -che calano dal 55% al 41%- o virtuali di un singolo fornitore, e più interessati a spazi dove possono avere maggiore scelta di brand.

Cresce la soddisfazione verso l’assistenza clienti, ma l’attenzione va focalizzata su chiarezza e fidelizzazione

L’esperienza di acquisto sta subendo variazioni significative, oggi i consumatori sono meno inclini a visitare store fisici o virtuali di un singolo fornitore -che calano dal 55% al 41%-, e più interessati a spazi dove possono avere maggiore scelta di brand. L’aumento dei prezzi, inoltre, porta i consumatori ad essere sempre più attenti e sensibili alle variazioni di prezzo. Essere in grado di comunicare tali variazioni in maniera chiara ed efficace può aumentare la fidelizzazione della propria clientela” aggiunge Irene Pipola, Italy TMT Leader di EY.

1 italiano su 2, infatti, ritiene che le spiegazioni fornite sulle variazioni dei prezzi della rete siano difficili da capire, con una percentuale maggiore nelle fasce più anziane. Un terzo delle famiglie ritiene invece che tali informazioni siano difficili da trovare, in particolar modo tra le fasce più giovani. Salgono molto i siti di comparazione, che crescono dal 13% del 2022 al 23% nel 2023. È interessante notare come tra le ragioni che portano ad andare negli store fisici vengano citati il risparmio di tempo (24%) e la più facile comparazione di prodotti (13%) suggerendo che tal volta lo shopping online può essere un’esperienza più complicata del dovuto. Cresce notevolmente la soddisfazione verso l’assistenza clienti, passando dal 50% del 2022 al 60% nel 2023, con un livello di interazioni in lieve crescita (+1pp). Si nota inoltre come i consumatori preferiscano meno i call center, che passano da 55% a 51%, in favore di altre forme di interazione, come le e-mail (dal 5% all’11%) ed i contatti sui social media (+1pp). Aumenta inoltre l’interesse verso le esperienze di internet immersivo, che passa dal 30% nel 2022 al 35% nel 2023, con una maggiore rilevanza per le fasce d’età tra i 18 ed i 44 anni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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