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Cresce l’eCommerce B2B: il 61% delle aziende italiane ne fa uso, quasi il 12% in più rispetto al 2021
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Prospera l’uso dell’online in chiave B2B: il 61% delle aziende italiane ha attività eCommerce B2B con proprio sito o su marketplace, l’11,7% in più rispetto a quanto rilevato nel 2021. Tra queste, prevalgono sempre di più le imprese focalizzate sull’utilizzo di marketplace B2B – costituiscono il 34%, con una crescita del 10% rispetto al 2021 -, non solo per la vendita, ma anche in chiave di lead generation. Tra il 39% che non ha ancora adottato soluzioni di eCommerce B2B, il 13% intende svilupparle nei prossimi 12 mesi, una percentuale che risulta raddoppiata rispetto al 2021 e che dimostra il crescente interesse per gli strumenti di vendita online, soprattutto presso le aziende di maggiori dimensioni. La quota di fatturato dalle vendite digitali in ambito B2B si attesta all’11%, ma è prevista una crescita di 14 punti percentuali nel giro di tre anni.

Queste sono le principali evidenze della IV edizione dell’Osservatorio B2B Digital Commerce di Netcomm, realizzata con il supporto di Adacto | Adiacent, Big Commerce e Rewix e presentata a Milano, in occasione dell’evento Netcomm Focus B2B Digital Commerce. La ricerca è stata condotta su un campione di 400 imprese con fatturato sopra i €2 milioni

“Nel post-pandemia, la possibilità di fidelizzare il cliente attraverso il miglioramento e l’innovazione del servizio offerto è diventata la ragione principale che spinge le aziende alla digitalizzazione delle transazioni commerciali B2B. Oggi, infatti, è ritenuta determinante dal 39% delle imprese e, con una cresciuta di ben 20 punti percentuali rispetto al 2021, ha superato persino le ragioni legate all’ampiamento del mercato verso nuove aree geografiche”, ha spiegato Roberto Liscia (NELLA FOTO) , Presidente di Netcomm. “Questo dimostra una maggiore maturità nel percorso di crescita del commercio B2B, che si trova oggi in una fase di maggiore attenzione rispetto alle diverse opportunità legate all’approdo online e all’utilizzo dei molteplici servizi digitali. Malgrado alcuni freni legati principalmente alla percezione di un’elevata complessità del progetto e ai timori di uno scarso ritorno in termini di vantaggi, prevediamo comunque che i ritmi di crescita siano ancora più serrati nei prossimi anni e che la quota di fatturato dalle vendite digitali raggiunga il 25% entro la fine del 2025”.

Le aziende che hanno già attivato in modo strutturato processi e servizi per i canali digitali sono il 27% e possono essere definite “Heavy Digital”, in quanto il loro processo di digitalizzazione ha già toccato tutte le fasi canoniche, con particolare attenzione al pre-vendita orientato al marketing, alle vendite tramite sito diretto e al post-vendita. Si tratta di realtà pienamente convinte dell’impatto positivo del processo di digitalizzazione sul proprio business, in particolare per lo sviluppo del brand e per la ricerca di nuovi stakeholder: più in generale, sostengono l’utilità della digitalizzazione trasversalmente a tutti gli obiettivi e gli ambiti commerciali. Per tale motivo, continueranno a investire in questa direzione anche nel prossimo futuro, soprattutto in servizi di formazione e consulenza, ma anche nello sviluppo del sito eCommerce e dei contenuti per i canali digitali.

La quota maggiore, il 34%, è però costituita dai cosiddetti “eCommerce oriented”, ossia quelle aziende che si sono focalizzate sull’eCommerce e su di esso hanno fondato le loro strategie di vendita, sia ricorrendo a un sito diretto (8 su 10) sia attraverso un marketplace (3 su 10). Tra queste, una su 3 è entrata nell’universo delle vendite online B2B con l’inizio della pandemia, spinta principalmente dalla volontà di ampliare il proprio mercato in nuove aree geografiche e migliorare il servizio offerto ai clienti.

Al di fuori della quota di aziende che fa uso di soluzioni eCommerce B2B (il 61%, in totale), è presente una piccola porzione di imprese (il 14%) che si trovano ancora in uno stato di sviluppo embrionale del percorso di adozione degli strumenti digitali.Rimane considerevole il numero di aziende che non hanno ancora attivato il processo di digitalizzazione in nessuna fase: esse costituiscono il 25% e oltre il 40% di queste non ha in agenda di sviluppare un canale eCommerce neanche in futuro.

Per affrontare il processo di digitalizzazione le aziende hanno dovuto intraprendere iniziative di riorganizzazione interna e/o investimenti. Nel 53% dei casi, infatti, sono state sviluppate competenze del personale già impiegato, mentre per il 39% gli incarichi sono stati demandati a professionisti e aziende esterne – principalmente, web agency e aziende ICT. Solo il 26% delle aziende ha assunto personale dedicato alle nuove attività B2B con i canali digitali.

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