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Ad aprile 2023 il totale delle Startup e PMI  innovative  ICT ha raggiunto quota 11.253 (+ 0,12% rispetto al 2022)
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Continua la collaborazione pluriennale tra Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT e InfoCamere, la società delle Camere di Commercio italiane per l’innovazione digitale, che hanno presentato la V edizione del report di monitoraggio dei trend demografici delle startup e PMI innovative del settore ICT.

I dati dell’ultima rilevazione mostrano che il numero di imprese registrate nel settore ICT ha avuto un aumento del 0,12% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 11.253 aziende. Più precisamente si contano 1.436 PMI innovative ICT, ovvero l’11,4% in più rispetto ad aprile 2022 e 9.817 startup ICT, in calo del -1,34% rispetto ad aprile 2022.

Di queste, la maggioranza (7.997 imprese, pari al 71,1%), sono considerate “ICT-digitali,” poiché hanno codici ATECO riconducibili al settore ICT e/o dichiarano nella sezione “Vetrine” del registro speciale di svolgere attività digitali. Le rimanenti 3.256 imprese (28,9%) sono indicate come “solo ATECO,” ovvero utilizzano codici ATECO associati al settore ICT ma non specificano attività digitali nella sezione “vetrine.”

Nonostante un rallentamento nella crescita, l’insieme delle startup e PMI innovative nel settore ICT continua a mantenere una dinamica più robusta rispetto a quelle degli altri settori. Attualmente, la quota combinata di imprese ICT con codice ATECO e digitali con vetrine ma senza codice ATECO rappresenta il 70% del totale delle 16.169 aziende registrate. Questo dato evidenzia un aumento rispetto a ottobre 2022, quando la quota era del 69%, con 11.487 imprese su un totale di 16.554 aziende registrate.

Le startup e PMI innovative ICT sono concentrate principalmente in Lombardia, Lazio e Campania, rappresentando insieme oltre il 50% delle imprese registrate. Lombardia rappresenta il 28,7% delle S&PMII ICT, seguita da Lazio (13,8%) e Campania (8,8%). Altre regioni con una buona rappresentanza sono Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Puglia, Toscana e Sicilia. La densità di queste imprese è più elevata in Lombardia, con oltre il 66% di nuove imprese innovative nel settore ICT rispetto al totale delle nuove imprese ICT costituite negli ultimi 5 anni. La densità delle S&PMII ICT, ossia il rapporto tra S&PMII ICT e il totale delle nuove imprese ICT costituite negli ultimi 5 anni, è particolarmente elevata nelle regioni dove la concentrazione di filiere ICT è già alta. Lombardia detiene il record con oltre il 66% di nuove imprese innovative nel settore ICT, seguita da Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige. Nel Sud Italia la presenza di S&PMII ICT è inferiore alla media nazionale per Sicilia, Sardegna, Toscana e Abruzzo.

Le startup e PMI Innovative nel settore ICT sono principalmente microimprese, con oltre due terzi che impiega fino a 4 addetti. Circa l’80% di queste aziende ha un capitale proprio inferiore a 50.000 euro e un terzo ha un valore della produzione inferiore a 100.000 euro. Ciò è dovuto al ricambio costante della popolazione, poiché le imprese consolidate perdono lo status di startup innovativa col passare del tempo.

Preoccupa il fatto che solo il 16% delle startup e PMI innovative nel settore ICT è fondata da under-35, mentre le imprese guidate da donne rappresentano solo l’11,9%. Inoltre, le aziende con manager stranieri come maggioritari o esclusivi sono solo il 3,5%.

Secondo uno studio condotto su un campione rappresentativo delle startup e PMI innovative nel settore ICT, circa l’86% di queste aziende ha fornito informazioni dettagliate sui filoni di attività in cui operano. A fine aprile 2023, i principali filoni di attività per queste imprese sono le soluzioni digitali (12,7%), seguite dalle soluzioni di IoT (12,5%) e l’intelligenza artificiale e machine learning (11,3%). Anche l’industria 4.0 e le Mobile app mostrano una forte presenza, con rispettivamente il 7,1% e il 6,7% delle imprese focalizzate in questi settori. Altri filoni di attività con un potenziale di mercato significativo includono e-commerce, big data & data science, blockchain, social science e cybersecurity e cripto.

Questi dati riflettono il dinamico panorama dell’innovazione nel settore ICT e la crescente importanza dei digital enabler come driver di crescita per le startup e le PMI innovative. La conoscenza di queste tendenze è essenziale per supportare e promuovere ulteriormente l’innovazione tecnologica e la competitività nel settore ICT e oltre.

Le Startup e PMI innovative nel settore ICT presentano differenze significative riguardo all’innovazione, evidenziate dall’analisi di tre caratteristiche chiave: l’attività brevettuale, il personale altamente qualificato e la spesa in ricerca e sviluppo (R&S). I dati mostrano che solo il 21% delle aziende è coinvolto in attività brevettuali, mentre il 27% ha un team di personale altamente qualificato. D’altra parte, il 70% delle imprese investe in R&S.

Secondo Marco Gay (NELLA FOTO) , Presidente di Anitec-Assinform: “La crescita delle startup e PMI innovative nel settore ICT continua a rappresentare un indicatore importante dell’innovazione tecnologica e del dinamismo del settore. In questo contesto, diventa sempre più evidente l’importanza dei “digital enabler”, dove IA, Big Data, Blockchain e Cybersecurity sono pilastri fondamentali per il successo delle startup e PMI innovative in ambito ICT. Un dato da sottolineare è la piccola percentuale di queste nuove realtà fondate da persone under-35 o guidata da donne. Eppure, sono giovani e donne quelle che più di altri oggi devono aumentare la loro partecipazione al mondo del lavoro e dell’innovazione, per aumentare produttività e qualità del nostro sistema imprenditoriale. Università e grandi imprese svolgono un ruolo importante nello sviluppo delle startup e PMI innovative del settore ICT: le università favoriscono la formazione di nuovi talenti e la ricerca tecnologica, le  imprese investono nelle realtà emergenti, creando sinergie che accelerano l’innovazione.

Un passo in avanti è stato fatto ieri dalla Camera dei Deputati con l’approvazione della proposta di legge per la promozione e lo sviluppo delle startup e delle PMI innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. Confidiamo che anche l’altro ramo del Parlamento approvi presto questa proposta di legge, affinché attraverso un’azione coordinata si possa garantire una crescita sostenibile e duratura per le startup e le PMI innovative nel settore ICT.

Solo mediante un’azione coordinata e lungimirante possiamo garantire una crescita sostenibile e duratura per le startup e le PMI innovative nel settore ICT”.

Paolo Ghezzi, Direttore Generale di InfoCamere, ha così commentato:  “Le startup e le PMI innovative sono uno snodo importante per l’innovazione nel nostro Paese e, al tempo stesso, una palestra avanzata per mettere alla prova i talenti, le idee e la determinazione di tanti giovani e giovanissimi che vedono nell’impresa la possibilità di realizzare un sogno. Attraverso l’analisi dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, disponibili su startup.registroimprese.it, è possibile seguire le traiettorie di queste iniziative, seguendole praticamente in tempo reale. Una base dati aggiornata e ufficiale accessibile a tutti e indispensabile per elaborare politiche sempre più adeguate a sostenere e rilanciare la nostra economia, puntando sull’innovazione digitale e sui giovani.”

 

 

 

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