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Il Quantum Computing secondo Fujitsu
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Come funzionano i computer quantistici? Per spiegarlo bisogna “dimenticare” un po’ di buon senso. Immaginiamo di essere su una pista da sci e, improvvisamente, di trovare di fronte a noi un albero; dobbiamo decidere se andare a destra o a sinistra, in quanto passare attraverso il centro non è generalmente un’opzione intelligente. Con l’informatica quantistica non esiste una opzione o l’altra, ma è possibile fare entrambe le cose. Andare a destra e a sinistra.

Sulla base della teoria quantistica, infatti, che non è deterministica come la fisica tradizionale, tutto ha una probabilità: le soluzioni all’equazione sono onde di probabilità. Nella sovrapposizione quantistica, gli oggetti possono essere in due (o più) stati contemporaneamente.

I primi circuiti integrati, cioè i microchip, vengono introdotti negli anni ’60; negli anni ’80 l’idea di un computer quantistico è davvero speculativa. Non molte persone al di fuori dei dipartimenti di fisica teorica credono davvero che la sovrapposizione e l’entanglement siano reali, e ancora meno che possano essere usati per creare nuove tecnologie. Eppure, nonostante questo scetticismo iniziale, oggi vediamo vari tipi di computer quantistici usati per test di laboratorio sperimentali nei campi più disparati.

Nonostante gli innegabili passi avanti nella Ricerca&Sviluppo, però, allo stato attuale il Quantum Computing rimane notevolmente costoso ed estremamente difficile da utilizzare in forma pratica, richiedendo particolari “condizioni ” per poter funzionare e fornire delle risposte.

Per far fronte a queste difficoltà, Fujitsu ha sviluppato Fujitsu Digital Annealer, una tecnologia informatica che si ispira al concetto di Quantum Computing, seguendo il metodo dell’Annealing.

Digital Annealer si concentra sulla soluzione di problemi di ottimizzazione combinatoria e sull’ottenimento di risultati di successo attraverso le sue rapide capacità operative già oggi senza dover “aspettare” la piena disponibilità di computer quantistici e senza, di conseguenza,  incorrere nei costi e nelle complicazioni supplementari che si associano tipicamente al Quantum Computing.

Digital Annealer è capace di affrontare problemi più complessi di qualsiasi altra macchina di annealing quantistico dal momento che la sua struttura completamente connessa permette ai dispositivi di scambiare liberamente segnali all’interno del computer. Inoltre, il sistema può funzionare a temperature normali senza bisogno di complesse soluzioni di raffreddamento per raggiungere lo zero assoluto (-273.15℃) che rappresentano un’altra fonte di complessità e lievitazione dei costi.

Per accelerare l’ulteriore sviluppo di hardware e software di questa tecnologia, Fujitsu ha finalizzato importanti partnership strategiche. Oltre a quella con l’Università di Toronto, uno degli atenei di ricerca più quotati del mondo per le sue competenze nell’informatica ispirata alla quantistica e nell’Intelligenza Artificiale, Fujitsu ha stretto una collaborazione strategica con 1Qbit Information Technologies. L’obiettivo è quello di lavorare insieme per trovare applicazioni, ispirate alla fisica quantistica, nel campo dell’Intelligenza Artificiale, concentrandosi in modo particolare sulle aree dell’ottimizzazione combinatoria e del machine learning.

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