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Von der Leyen “strategie per la transizione verso una economia sostenibile e digitale”
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Nel discorso sullo stato dell’Unione del 14 settembre 2022 la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (NELLA FOTO)  ha illustrato le principali iniziative che la Commissione intende intraprendere nel prossimo anno. Molte intendono rispondere alle raccomandazioni formulate dai cittadini nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Tra le iniziative: continuare a sostenere fermamente l’Ucraina e la sua popolazione, anche sfruttando appieno le possibilità offerte dal mercato unico dell’UE ; mettere in atto misure per aiutare i cittadini europei ad affrontare la crisi energetica ;sostenere il contesto imprenditoriale, in particolare le piccole e medie imprese, per rafforzare la futura competitività dell’Europa; ridurre la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi e collaborare strettamente con fornitori affidabili; investire ulteriormente nelle energie rinnovabili e, in particolare, nell’idrogeno; guidare a livello mondiale l’adattamento ai cambiamenti climatici e proteggere la natura, continuare a difendere la democrazia, in Europa e nel mondo, e lo Stato di diritto.

Ursula von der Leyen si è pronunciata così parlando di imprese, semiconduttori e materie prime per la transizione verso una economia sostenibile e digitale: “ il punto che voglio trattare riguarda le nostre piccole e medie imprese e la nostra industria. Che si parli di semiconduttori su misura per la realtà virtuale o di celle fotovoltaiche non fa differenza: l’accesso alle materie prime è decisivo per il successo della nostra transizione verso un’economia sostenibile e digitale. A breve il litio e le terre rare acquisiranno più importanza del petrolio e del gas. La sola domanda di terre rare sarà quintuplicata entro il 2030. È un segnale positivo!  Ci indica infatti la rapidità con cui sta progredendo il Green Deal europeo. Il problema è che attualmente un solo paese detiene quasi la totalità del mercato. Dobbiamo evitare di ritrovarci nuovamente in una situazione di dipendenza, come è avvenuto con il petrolio e il gas. Qui entra in gioco la nostra politica commerciale. Con l’aiuto di nuovi partenariati non solo rafforzeremo la nostra economia, ma promuoveremo anche i nostri interessi e i nostri valori a livello globale.Collaborando con partner che condividono i nostri principi, possiamo garantire norme in materia di lavoro e ambiente anche al di fuori dei nostri confini. Dobbiamo rinnovare innanzitutto le nostre relazioni con questi partner e con le principali regioni in crescita.Sottoporrò pertanto a ratifica gli accordi con il Cile, il Messico e la Nuova Zelanda. Nel contempo stiamo portando avanti i negoziati con partner importanti come l’Australia e l’India.  Ma la sicurezza dell’approvvigionamento è solo un primo passo.  La lavorazione di questi metalli è altrettanto critica. Oggi la Cina controlla l’industria mondiale della trasformazione: quasi il 90 % delle terre rare e il 60 % del litio sono trasformati in Cina. Individueremo progetti strategici lungo tutta la catena di approvvigionamento, dall’estrazione alla raffinazione, dalla trasformazione al riciclaggio. E vogliamo costituire riserve strategiche laddove l’approvvigionamento è a rischio. Per questo motivo annuncio oggi una normativa europea sulle materie prime critiche. Sappiamo che questo approccio può funzionare. Cinque anni fa l’Europa ha varato l’Alleanza delle batterie e a breve due terzi delle batterie di cui abbiamo bisogno saranno prodotte in Europa. Lo scorso anno ho annunciato una normativa europea sui semiconduttori. I lavori per il primo grande stabilimento di semiconduttori inizieranno nei prossimi mesi.Ora dobbiamo replicare questo successo. Anche per questo vogliamo aumentare la nostra partecipazione finanziaria a importanti progetti di comune interesse europeo. E per il futuro mi adopererò per creare un nuovo Fondo per la sovranità europea. Facciamo in modo che il futuro dell’industria sia europeo.

 

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