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UE: accelerare la governance del regolamento sui servizi digitali per rafforzare la risposta ai contenuti illegali online
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La Commissione europea ha pubblicato  una serie di raccomandazioni per gli Stati membri, invitandoli a coordinare la loro risposta alla propagazione e all’amplificazione di contenuti illegali quali i contenuti terroristici o le forme illegali di incitamento all’odio, prima che possano portare a una grave minaccia per la sicurezza pubblica.  L’obiettivo è che gli Stati membri sostengano la Commissione nel garantire che le piattaforme e i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi si conformino pienamente ai nuovi obblighi previsti dal regolamento sui servizi digitali, in anticipo rispetto al termine entro il quale gli Stati membri devono attivarsi per l’applicazione del regolamento stesso.

Nel contesto di un periodo senza precedenti di conflitto e instabilità che si ripercuote sull’Unione europea, prima con la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e ora con gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, la Commissione conta sugli Stati membri per unire le forze e consentire una rapida applicazione del regolamento sui servizi digitali. Il regolamento stabilisce una serie di norme per un ambiente online sicuro, prevedibile e affidabile nell’UE, in cui siano rispettati i diritti fondamentali, in particolare la libertà di espressione e di informazione. Dall’agosto 2023 il regolamento sui servizi digitali impone alle piattaforme online di dimensioni molto grandi designate e ai motori di ricerca online di dimensioni molto grandi designati di adottare misure di attenuazione adattate ai rischi sistemici specifici posti dai loro sistemi, compresi i rischi sistemici derivanti dalla diffusione di contenuti illegali.

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (NELLA FOTO)  ha dichiarato: “L’attacco terroristico di Hamas ha anche portato a un assalto online di contenuti illegali efferati che promuovono l’odio e il terrore. Con il regolamento sui servizi digitali l’Europa dispone oggi di norme stringenti per proteggere gli utenti, compresi i gruppi vulnerabili della popolazione, dalle intimidazioni e garantire le libertà fondamentali online. Le grandi piattaforme sono soggette a nuovi obblighi per attenuare i rischi associati ai loro servizi. La raccomandazione odierna ci aiuterà a coordinare le nostre risposte con gli Stati membri e a proteggere la nostra società.”

Mediante la raccomandazione la Commissione incoraggia gli Stati membri a designare fin d’ora, prima del termine legale del 17 febbraio 2024, un’autorità indipendente che partecipi a una rete di potenziali coordinatori dei servizi digitali.

La Commissione propone un meccanismo di risposta agli incidenti che definisce a grandi linee la cooperazione tra la Commissione e tale rete in risposta alla diffusione di contenuti illegali online, in particolare nel caso in cui presentino un evidente rischio di intimidazione di gruppi della popolazione o di destabilizzazione delle strutture politiche e sociali nell’Unione. Il meccanismo includerebbe riunioni periodiche sulla risposta agli incidenti per discutere le buone pratiche e le metodologie, come pure una comunicazione e uno scambio a cadenza periodica di informazioni raccolte a livello nazionale. Le informazioni ricevute dalla rete possono fornire alla Commissione elementi di prova per esercitare i suoi poteri di vigilanza e di indagine a norma del regolamento sui servizi digitali.

Laddove ciò sia giustificato da circostanze eccezionali quali un conflitto armato internazionale o attacchi terroristici, la Commissione incoraggia le piattaforme online di dimensioni molto grandi e i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi a elaborare protocolli per gli incidenti che siano pertinenti per la situazione specifica.

 

 

 

 

 

 

 

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