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Watson fa da tutor agli studenti di medicina
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Nasce un progetto di collaborazione tra IBM, Humanitas University e Humanitas Research Hospital che introduce in corsia le tecnologie cognitive a supporto dell’insegnamento e della ricerca nel settore medico.

Primo caso in Europa, Watson entra in una facoltà di medicina. Il progetto prevede la creazione e la sperimentazione di un Tutor Cognitivo per assistere sia i medici sia gli studenti di medicina. Alimentato da Watson Developer Cloud, il tutor offrirà piattaforme di studio personalizzato attraverso la scelta di contenuti, simulazioni, commenti e approfondimenti basati sul livello di conoscenze del singolo studente, mediante una semplice interfaccia quale può essere un’app.

Come avviene per tutte le soluzioni cognitive in campo medico, il sistema non sostituisce i docenti di medicina, ma li assiste nella loro attività attraverso una selezione ragionata di casi e per mezzo di un pannello che permette il controllo sulle scelte e sulle misure adottate dagli studenti. Elementi decisivi per la scelta sono stati il carattere strategico degli strumenti cognitivi nell’evoluzione della pratica medica, il valore clinico e scientifico della soluzione e l’elevata efficacia resa possibile da un miglior utilizzo del tempo dei medici e dallo sviluppo di un tutor personalizzato per gli studenti.

Il progetto viene sviluppato da personale medico di Humanitas che ha collaborato con i ricercatori di IBM Italia e del Research Center IBM di Zurigo.

La collaborazione con Humanitas è per noi preziosa – aggiunge Enrico Cereda, Amministratore Delegato di IBM Italia perché ci permette di mettere in campo, primo caso in Europa, una soluzione che utilizza la tecnologia cognitiva applicata al settore della salute. Nel contempo ciò testimonia il valore del nostro impegno dedicato ai processi di digitalizzazione del Paese che, va detto, non si limita alle partnership con organizzazioni di eccellenza di questa portata”.

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