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UE: “La comunicazione” riveduta sulla definizione del mercato per i casi di concorrenza tra le imprese
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La Commissione europea ha adottato oggi una comunicazione riveduta sulla definizione del mercato (di seguito “la comunicazione”). In sede di valutazione delle concentrazioni e della maggior parte dei casi antitrust, per definire i mercati rilevanti occorre individuare l’ambito nel quale le imprese sono in concorrenza tra loro. La comunicazione riveduta tiene conto delle nuove realtà del mercato e degli sviluppi che hanno contraddistinto la prassi della Commissione e la giurisprudenza dell’UE. Rafforza la trasparenza e la certezza del diritto per le imprese, facilita la conformità alla normativa in materia di concorrenza e contribuisce a un’applicazione più efficiente.

La comunicazione adottata oggi è la prima revisione della comunicazione sulla definizione del mercato dalla sua adozione nel 1997. Tiene conto degli sviluppi significativi degli ultimi anni, in particolare l’intensificarsi della digitalizzazione, le nuove modalità di offerta di beni e servizi e la natura interconnessa degli scambi commerciali. La comunicazione riveduta è il risultato di un processo di revisione approfondito e inclusivo avviato nell’ aprile 2020, nel corso del quale sono stati raccolti i riscontri delle parti interessate sia nella fase di valutazione, sia nel contesto della consultazione pubblica sul progetto di testo. Tiene conto degli orientamenti politici contenuti nella comunicazione della Commissione “Una politica della concorrenza pronta a nuove sfide” del novembre 2021. La revisione della comunicazione è di fondamentale importanza per realizzare l’ambizioso intento della Commissione di garantire la trasparenza e la prevedibilità nell’applicazione del diritto della concorrenza, anche attraverso orientamenti, sia a livello settoriale che intersettoriale, compresi i settori strategici.

Elementi essenziali della comunicazione riveduta sulla definizione del mercato

La comunicazione riveduta sulla definizione del mercato presenta orientamenti più ampi e aggiornati sull’approccio adottato dalla Commissione per la definizione del mercato. Offre una visione d’insieme, adeguata alle circostanze attuali, sui principi, la metodologia, la giurisprudenza e le migliori pratiche in uso per definire i mercati nei casi di antitrust e concentrazione. In particolare, la comunicazione riveduta contiene i seguenti elementi chiave:

  • orientamenti più chiari grazie a una struttura dettagliata e a esempi concreti che illustrano l’applicazione pratica dei concetti usati per la definizione del mercato;
  • una descrizione dei principi generali alla base della definizione del mercato;
  • il riconoscimento dell’importanza dei parametri non legati al prezzo per definire il mercato quali, ad esempio, l’innovazione, la qualità, l’affidabilità dell’approvvigionamento e la sostenibilità;
  • orientamenti specifici per l’applicazione dei concetti usati per definire il mercato in circostanze specifiche, quali:
  • i mercati digitali, ad esempio per quanto riguarda i mercati multilaterali e gli “ecosistemi” digitali (come i prodotti costruiti sulla base di un sistema operativo mobile);
  • i settori ad alta intensità di innovazione, nei quali le imprese competono sul piano dell’innovazione anche attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti;
  • chiarimenti sulle valutazioni dinamiche e prospettiche, in particolare nei mercati soggetti a transizioni strutturali dovute ad esempio a cambiamenti normativi o tecnologici;
  • più ampi orientamenti sulla definizione del mercato geografico prestando attenzione ai fattori che consentano di definire i mercati come mercati globali, mercati a livello dello Spazio economico europeo, mercati nazionali o locali, nonché sul ruolo delle importazioni per definire il mercato geografico rilevante;
  • chiarimenti su varie tecniche quantitative utilizzate nella definizione dei mercati, come il test SSNIP (“aumento di prezzo modesto ma significativo e non transitorio”);
  • orientamenti sui parametri alternativi per il calcolo delle quote di mercato, come le quote basate sulle vendite o sulla capacità, o le quote basate su parametri d’uso, come il numero di utenti (attivi) o le visite ai siti web;
  • una visione d’insieme delle varie fonti di prova e del loro valore probatorio per le analisi relative alla definizione del mercato.

La comunicazione ribadisce che la definizione del mercato rappresenta una fase intermedia del processo di valutazione sotto il profilo della concorrenza. Tale processo esamina tutte le limitazioni cui sottostanno le imprese interessate nei mercati del prodotto e nei mercati geografici rilevanti e può comprendere una valutazione delle barriere all’ingresso e all’espansione, l’impatto delle economie di scala (comprese quelle derivanti da attività al di fuori del mercato) o gli effetti di rete, oltre che l’accesso ad attività e input specifici.

Margrethe Vestager ( FOTO) , vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza  afferma “Con questa revisione approfondita dei nostri orientamenti consolidiamo importanti principi di applicazione delle norme in materia di concorrenza e rispondiamo alle nuove realtà del mercato, come la digitalizzazione, e a scambi commerciali sempre più interconnessi e globalizzati. I mercati stanno cambiando rapidamente e dobbiamo garantire che i nostri orientamenti rimangano adatti allo scopo ed efficaci rispetto ai progressi tecnologici. La comunicazione riveduta rafforzerà la trasparenza e la certezza del diritto a vantaggio di tutte le parti interessate”.

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