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“Tilt. Impresa, economia digitale e startup. Innovazione tra passato e futuro”
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Si è tenuto al Magazzino 26 del Porto vecchio di Trieste il convegno “Tilt. Impresa, economia digitale e startup. Innovazione tra passato e futuro“, durante il quale sono state illustrate le opportunità del digitale nell’era dell’industria 4.0.

La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha detto “Oggi è essenziale sperimentare iniziative che uniscano l’esperienza, la tradizione delle grandi imprese regionali, con le novità create dai giovani talenti che si lanciano in un mercato sempre più complesso, attraverso idee valide nel campo della digitalizzazione”.

Per quanto concerne il ruolo dei giovani nel processo di crescita e di diffusione dell’informatizzazione la presidente ha spiegato che servono “coraggio e determinazione, ma anche voglia di investire nel proprio futuro. Ciò significa smettere di lamentarsi del fatto che i giovani lasciano il nostro Paese, ma al contrario dare loro delle responsabilità nelle imprese”.

L’evento è stato organizzato da Area Science Park – ente di ricerca nazionale che opera sotto il diretto controllo del Miur – e Teorema Engineering – importante realtà del settore dell’Information communication technology – con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Trieste, in collaborazione con l’Università di Trieste e Microsoft Italia.

Tra i temi affrontati durante il convegno anche il ruolo delle start up tecnologiche per la competitività del Paese e del Friuli Venezia Giulia. Un argomento particolarmente sentito dato che la Regione da tempo favorisce la collaborazione tra mondo scientifico e produttivo e la nascita di imprese innovative.

Relativamente allo sviluppo delle start up, come ha spiegato il co-ideatore di Tilt e presidente di Teorema Engineering, Michele Balbi, a loro “non abbiamo semplicemente delegato la responsabilità dell’innovazione: abbiamo, invece, creato una sinergia virtuosa tra istituzioni, aziende, università sul territorio per fondare un ecosistema dove la start up può crescere per poi entrare in un’azienda strutturata solo quando è ormai avviata. In questo modo, la start up, insieme alla flessibilità e alla capacità di adattamento, porta all’azienda competenze e tecnologie innovative generando un vantaggio competitivo e trova un laboratorio esteso per la ricerca e lo sviluppo dove insediarsi e integrarsi, così da agevolare la creazione di soluzioni innovative”.

Durante l’iniziativa sono state presentate le tre startup (selezionate tra 500) che entreranno a far parte del Teorema Incubation Lab Trieste. La prima è la Foodchain di Como, la quale ha realizzato una piattaforma informatica che consente di tracciare e rintracciare materie alimentari lungo tutta la filiera produttiva, rendendo i dati fruibili e condivisibili via web e mobile. La seconda è Emoj, una start up che ha sviluppato un sistema in grado di interpretare le emozioni del cliente quando è in prossimità di un prodotto o di un brand e proporre delle reazioni (luci e suoni) per migliorare la customer experience. La terza è Mysnowmaps, nuova società di Trento che ha creato un sistema che permette previsioni accurate sull’evoluzione nel tempo dell’innevamento e della disponibilità di acqua nei bacini di raccolta.

Nella foto Debora Serracchiani, Presidente Regione Friuli Venezia Giulia e Michele Balbi, Presidente Tilt. (foto ARC Montenero).

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