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Sanità: l’App che “allerta” i soccorritori dell’Emilia-Romagna
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“Nel panorama nazionale, questa è la prima App integrata con il Sistema 118 attivo a livello regionale – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, Assessore alle Politiche per la salute -. Siamo quindi molto orgogliosi perché è uno strumento salvavita in più, che non sostituisce il 118 ma entra a tutti gli effetti nella catena del soccorso e consente di velocizzarlo. Naturalmente, oltre all’intervento umano, è necessaria la strumentazione: per questo ringrazio i proprietari di defibrillatori semiautomatici che hanno già messo o metteranno a disposizione le proprie attrezzature. Voglio anche ricordare – conclude l’assessore – che come Regione abbiamo stanziato 100mila euro per dotare gli impianti sportivi di defibrillatori: investire sulla sicurezza per noi è un dovere, soprattutto quando si tratta di salvare delle vite”.

Il progetto e la App: un sistema di “allertamento” delle persone, che include anche la localizzazione dei defibrillatori semiautomatici disponibili sul territorio. Il tutto mediante una App gratuita: DAE RespondER. In concreto, l’applicazione consente a chiunque sia registrato (DAE First Responder) di essere allertato, nel caso in cui la Centrale Operativa 118 identifichi un sospetto arresto cardiaco nell’area per cui l’utente ha dato la disponibilità a intervenire. Consente inoltre di localizzare il DAE più vicino, per poterlo recuperare e portarlo dove si trova la persona colpita. Si tratta di una App “multifunzione”: permette infatti di collaborare al censimento dei defibrillatori sul territorio, segnalando eventuali correzioni e rilevando nuovi DAE non presenti. Infine, sempre mediante la App, è possibile effettuare una chiamata di emergenza al 118 inviando automaticamente le coordinate per una localizzazione più rapida. L’App – strumento informatico completamente integrato con le tre Centrali Operative 118 della Regione (Emilia Ovest, Emilia Est e Romagna) – è stata sviluppata dunque con un obiettivo preciso: contribuire a ridurre i tempi di intervento sui codici blu, ovvero casi presunti di arresto cardiocircolatorio, che si verificano sul territorio dell’Emilia-Romagna.

Come funziona. Una persona è colta da malore, i presenti chiamano il 118. Sugli smartphone dei DAE First Responder registrati nel sistema arriva una notifica, con cui si avvisa che la Centrale Operativa 118 ha registrato un probabile arresto cardiocircolatorio nelle loro vicinanze. I DAE First Responder aprono la App e visualizzano le informazioni di base, quali la propria distanza dall’evento e dal defibrillatore. Per confermare alla Centrale Operativa 118 la propria disponibilità a intervenire, basta premere sul display “Posso intervenire” senza eseguire alcuna chiamata. Il sistema accetta la disponibilità e guida il DAE First Responder al recupero del DAE nelle vicinanze per portarlo sul luogo dell’evento; nel frattempo la Centrale Operativa 118 può seguire sul proprio cartografico il DAE First Responder in avvicinamento.  Arrivato sul posto con il defibrillatore, il DAE First Responder – in contatto telefonico con l’operatore del 118 – eseguirà le operazioni di soccorso. Attualmente sono registrati alla App oltre 300 DAE First Responder sparsi in tutto il territorio emiliano-romagnolo.

Nella foto l’Assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi

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