Presentata la Relazione 2016 del Garante protezione dati personali
PRIMO PIANO 7 Giugno 2017 digitalvoice
Presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, è stata presentata la Relazione annuale per il 2016 del Garante per la protezione dei dati personali. Ha illustrato la Relazione Antonello Soro. Saluto introduttivo della Presidente della Camera, Laura Boldrini. Presente il Capo dello Stato, Sergio Mattarella
Dopo i saluti ai presenti, Antonello Soro, ha iniziato ricordando: ” L’8 maggio 1997 entrava in vigore nel nostro paese la legge sulla tutela dei dati personali. Dopo 20 anni, quello che a qualcuno allora poteva apparire un istituto giuridico lontano dalla vita reale, ha invece influenzato sempre di più scelte individuali e pubbliche. In un’epoca che di fronte alla tecnica sembra smarrire ogni senso del limite, proprio questo diritto rappresenta la bussola per riportare la persona al centro di uno sviluppo tecnologico, per misurare l’innovazione anche secondo i criteri della sostenibilità sociale e dell’ammissibilità etica, prima ancora che giuridica”.
Soro si pronuncia anche a proposito di identità affermando “Ciascuno di noi è conosciuto quasi esclusivamente attraverso i dati che lo riguardano, detenuti in banche dati, pubbliche e private, nelle quali l’identità è frammentata in ragione della particolare tipologia di sistema informativo in cui è inserita. Di qui l’importanza di garantire l’esattezza, l’aggiornamento, la pertinenza dei dati trattati in modo da scongiurare il rischio di classificazioni errate e distorsioni di tratti importanti dell’identità individuale, sfuggendo alla tentazione di delegare tutto alla tecnologia. In ogni caso è necessaria un’adeguata trasparenza sul funzionamento dei meccanismi di decisione automatizzata”.
La relazione dell’Authority – composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano – traccia un bilancio dell’attività svolta nel 2016 ed anche le azioni con le quali l’Autorità intende muoversi.
Tra le attività principali esposte nella relazione: il crimine informatico e la cybersicurezza, le intercettazioni e la protezione dei dati contenuti negli atti processuali, i diritti dei consumatori, le grandi banche dati pubbliche, il mondo della scuola, il diritto all’oblio, la tutela dei minori da parte dei media i rischi della rete, i social media, il cyberbullismo, la lotta al terrorismo, i Big Data, l’uso delle nuove tecnologie nel mondo del lavoro, la trasparenza della Pa on line, il fisco e la tutela della riservatezza dei contribuenti, il telemarketing, la sanità.
Alcune cifre nella relazione sono significative: 561 provvedimenti collegiali, risposte a 4.600 quesiti, decisi 277 ricorsi riguardanti editori soprattutto tv. Le violazioni amministrative contestate sono 2.339 di cui 1.817 hanno riguardato i gestori di telefonia e comunicazione elettronica. Infine, le sanzioni amministrative riscosse hanno permesso di totalizzare circa 3,3 milioni di euro.
Nella foto Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali.