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Rapporto Assinform 2017: mercato digitale italiano in crescita del +2,8%
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La spinta all’innovazione riguarda tutti i più importanti settori dell’economia. Rimane lenta la realizzazione dei grandi progetti di digitalizzazione della Pa.

Le principali evidenze del 48° rapporto Assinform  “Il digitale in Italia 2017”, condotto in collaborazione con NetConsulting cube e Nextvalue sono state presentate oggi alla stampa a Milano e Roma da Agostino Santoni, presidente di Assinform, Elio Catania, presidente di Confindustria digitale, e Giancarlo Capitani, presidente di Netconsulting cube.

“Sino a due anni fa, il nostro paese, per carenza di investimenti in innovazione, correva il rischio di rimanere ai margini dello sviluppo digitale, protagonista dei principali trend dell’economia globale. Oggi possiamo dire che questo scenario si sta sempre più allontanando grazie all’inversione di tendenza degli investimenti in tecnologia che registriamo da due anni a questa parte e che, secondo le nostre stime, continuerà a manifestarsi per almeno i prossimi tre anni” – ha affermato il presidente di Assinform Agostino Santoni“L’impatto dell’innovazione digitale sul business è sempre più rilevante in tutti settori dell’economia italiana. Cloud, Iot, Big data, Mobile Business, Cybersecurity stanno trainando il cambiamento dei modi di produzione, di interazione con clienti e fornitori in filiere sempre più integrate. Stanno cambiando i prodotti e lo scenario competitivo, che vede l’ingresso nei mercati di nuovi operatori e piattaforme digitali che abilitano nuovi servizi”.

La digitalizzazione , Industria 4.0, non sono solo iniziative tecnologiche – ha detto il presidente di Confindustria Digitale Elio Catania intervenendo alla conferenza stampa– Stiamo ridisegnando l’economia italiana, la sua competitività, la sua capacità di crescere. Industria 4.0 è  un grande progetto-paese, per il quale va dato atto alla collaborazione fra  Governo e sistema delle imprese.  E’ una grande sfida  che ci accompagnerà per molti anni,  su cui  l’impegno di tutti deve andare ben oltre il 2018”.

Lo studio Assinform non lascia dubbi al riguardo. Il Mercato Digitale Italiano si è rimesso in moto, promettendo tassi di crescita in costante miglioramento almeno sino 2019 sulla spinta dei processi di trasformazione digitale in tutti i principali settori.

Nel 2016 il mercato digitale nel suo complesso è cresciuto dell’1,8% a 66.100 milioni di euro. Già ad un primo livello di disaggregazione, i dati indicano che alla crescita 2016 hanno concorso un po’ tutti i comparti, tranne i Servizi di Rete di telecomunicazioni: Servizi ICT a 10.631,6 milioni di euro (+2,5%), Software e Soluzioni ICT a 6.259 milioni di euro (+4,8%), Dispositivi e Sistemi a 17.230 milioni di euro (+1,4%), Contenuti Digitali e Digital Advertising a 9.622 milioni di euro (+7,2%).

Il mercato dei Dispositivi ha comunque dato segno di tenuta, grazie alle componenti infrastrutturali e agli smartphone (16,7 milioni di unità, +8%), che sono nelle mani del 65% degli italiani e che hanno alimentato la ripresa dei servizi di rete mobile. La componente PC è calata in unità del 3,7% (dato risultante dal -8,8% dei desktop e dal -2,4% dei notebook), ma è rimasta relativamente stabile in valore per effetto dell’introduzione di nuovi modelli. E’ invece continuato il calo dei tablet (-7,1% in unità).

Il comparto Software e Soluzioni ICT, già in ripresa da due anni ha mostrato nell’insieme ancora più vivacità, raggiungendo 6.259 milioni di euro (+4,8%). Anche qui è evidente il segno della trasformazione in corso. E’ infatti cresciuto bene il software applicativo (4.498 milioni di euro, +6,5%) ancora sull’onda delle componenti più innovative quali piattaforme per la gestione web, IoT. Ha frenato il software di sistema (-0,3% a 546 milioni di euro) mentre il middleware (1.215 milioni di euro, +1,2%) ha rallentato la crescita, non per carenza di domanda, ma perché una quota crescente di essa tende ad essere soddisfatta in modalità Cloud e di Outsourcing infrastrutturale.

Bene anche i Servizi ICT, secondi solo ai servizi di rete per peso sul mercato digitale complessivo. La crescita rilevata, del 2,5% a 10.631,6 milioni di euro, mostra un’accelerazione rispetto allo scorso anno (+1,5%), e rivela tutta la consistenza dei nuovi e più evoluti trend di spesa. Il comparto è infatti trainato dai servizi di Data Center e Cloud Computing, che nell’insieme crescono del 16,1% a 2.264,7 milioni di euro, con la componente Cloud in crescita del 23%. Questi compensano largamente le performance negative dei servizi di Outsourcing (-1,3% a 3.689 milioni di euro), Formazione (-1% a 322 milioni di euro) e Assistenza Tecnica (-1% a 718 milioni di euro), pur con cali ridotti rispetto agli anni scorsi. Significativo, per quanto attiene l’evoluzione ai nuovi modelli dell’ICT è anche il ritorno alla crescita dei Servizi di Consulenza (+0,5% a 785 milioni di euro) e di Sviluppo Applicativo e Systems Integration (+0,1% a 2.853 milioni di euro). Esso appare infatti correlato proprio al progresso del Cloud e degli altri Digital Enabler e all’innesco di un processo di ammodernamento di applicazioni e infrastrutture funzionale all’accelerazione dei nuovi modelli di fruizione dell’ICT.

Tra il 2017 e il 2019 le previsioni annunciano un progressivo rafforzamento del tasso di crescita del mercato complessivo, in presenza di dinamiche in progressivo recupero per i Servizi di Rete di Telecomunicazione (TLC) e software, soluzioni e servizi ICT. Più in particolare, la crescita stimata: per il 2017 è del 2,3%, per il 2018 è del 2,6%, per il 2019 è del 2,9%.

Nella foto da sinistra Giancarlo Capitani, Agostino Santoni, Elio Catania

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