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Piancaldini: la Fatturazione elettronica tra privati è un’opportunità
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L’Agenzia delle Entrate gestisce il Sistema di Interscambio

Un’opportunità per tutti i contribuenti, sebbene sia facoltativa. Questo è la Fatturazione elettronica tra privati per Mario Carmelo Piancaldini, della Direzione Centrale Accertamento, Ufficio Project Management dell’Agenzia delle Entrate.

 

Come interverrà nello specifico l’Agenzia delle Entrate dopo l’entrata in vigore della nuova normativa sulla Fatturazione elettronica tra privati?

Come previsto dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 28.10.2016, attuativo dell’art. 1, comma 4, del d.Lgs. n. 127/15, le informazioni acquisite saranno tempestivamente messe a disposizione dei contribuenti in forma organizzata e sicura, consentendo di instaurare un processo di confronto pre-dichiarativo tra l’Agenzia e quei soggetti per i quali, dall’analisi dei dati trasmessi, emergano potenziali incoerenze fiscali.

Quali le principali differenze e novità rispetto alla Fatturazione elettronica con la Pubblica amministrazione?

La fatturazione elettronica Pa resta obbligatoria per tutti i fornitori della Pa attraverso il Sistema di Interscambio gestito dall’Agenzia delle Entrate (SdI). La fatturazione elettronica tra privati attraverso lo stesso SdI, pur rimanendo facoltativa, rappresenta un’opportunità per tutti i contribuenti IVA residenti in Italia. Il formato della fattura elettronica nonché il processo di veicolazione e gestione delle notifiche mediante il Sistema di Interscambio sono oggi unici tra fattura elettronica Pa e B2B.

Come si colloca il nostro Paese in ambito europeo riguardo alla materia della Fatturazione elettronica?

L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica verso la Pa, la possibilità di utilizzare il Sistema di Interscambio per veicolare anche fatture elettroniche verso soggetti diversi dalla Pa, la messa a disposizione gratuita della procedura per generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche nel formato XML stabilito per le fatture Pa rappresentano strumenti mediante i quali l’Italia si pone tra gli Stati membri più attivi nella spinta all’adozione della Fatturazione elettronica. Da questo punto di vista, pertanto, anche le imprese e i professionisti italiani sono messi in condizione di essere più pronti, rispetto a quelli di molti altri paesi Ue, ad adeguarsi alle regole previste dalla direttiva 2014/55/Ue in tema di Fatturazione elettronica negli appalti pubblici in ambito comunitario.

Come stanno reagendo i contribuenti? Avete già dei primi dati in merito rispetto a proiezioni o obiettivi riguardanti nello specifico questa tematica?

L’utilizzo del Sistema di Interscambio anche per la veicolazione delle fatture elettroniche con soggetti diversi dalla Pa è possibile dai primi giorni di gennaio 2017, quindi è ancora presto per poter valutare i volumi delle fatture di questo tipo, che andranno ad affiancarsi a quelli delle fatture elettroniche veicolate verso la Pa. La procedura gratuita per generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche, invece, è stata messa a disposizione dal 1˚ luglio dello scorso anno e ad oggi è utilizzata da circa 15mila soggetti.

Foto Mario Carmelo Piancaldini della Direzione Centrale Accertamento, Ufficio Project Management dell’Agenzia delle Entrate

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