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Osservatorio Nazionale Reti d’impresa: nel quadriennio 2019-2022 le reti sono cresciute  del 40,5%.
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Nello scorso quadriennio, 2019-2022, le reti sono cresciute del 40,5%. Solo nell’ultimo anno i contratti di rete sono aumentati del 10% (+751 rispetto al 2021) e le imprese in rete del 6,7% (+2.846 rispetto al 2021), nonostante la turbolenza del quadro economico e internazionale.

Dai dati elaborati da InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di commercio,      al 1° marzo 2023 emerge che il numero totale di imprese coinvolte in progetti di collaborazione è di 45.288 per 8.382 contratti registrati.

Le evidenze dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’Impresa 2022 – curato da InfoCamere, RetImpresa e dal Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia – confermano la crescita delle imprese in rete e delle reti sul piano dei risultati economico-finanziari e del potenziamento delle capacità organizzative e gestionali delle aziende coinvolte, facendo emergere caratteristiche, punti di forza e opportunità derivanti dall’evoluzione dell’esperienza collaborativa in Italia.

Anche per il 2022 si conferma il consolidamento delle micro-reti con 2-3 imprese, che rappresentano il 52% del totale, e il prevalere delle reti regionali (71,6%) e uniprovinciali (50,9%) con un leggero incremento delle reti interregionali (+4%).

A registrare la concentrazione più elevata di imprese retiste sono le regioni del Centro (35%). Nelle regioni del Sud operano quasi il 26% delle imprese retiste, mentre il 21% si colloca nelle regioni del Nord est. Il restante 18% si concentra nel Nord ovest.

I dati mostrano inoltre una spiccata vocazione per l’agroalimentare sia tra le realtà imprenditoriali in rete del Mezzogiorno (28,5%) che del Nord est (24,8%), mentre nelle regioni del Centro è il commercio a prevalere su tutti gli altri settori (19,8%). L’edilizia raggiunge un’incidenza piuttosto marcata tra le imprese del Nord (15,6%), mentre le aziende del Centro e del Mezzogiorno propendono maggiormente per i servizi turistici (12,8% e 10,2% rispettivamente).

Analizzando i bilanci relativi al 2021 (gli ultimi disponibili) depositati dalle imprese retiste, l     ’Osservatorio ha riscontrato una crescita dei risultati economico-finanziari delle imprese in rete superiori rispetto alla media del quadriennio precedente (2017-2020). Complessivamente, oltre il 65% delle imprese analizzate ha registrato un incremento dei ricavi, del valore aggiunto e del valore delle immobilizzazioni. Distinguendo per macroaree, il Nord ovest registra la maggior percentuale di imprese che hanno realizzato un miglioramento di ricavi (69%) e valore aggiunto (72%), mentre Sud e Isole si nota la percentuale più alta di imprese che hanno migliorato la misura delle immobilizzazioni rispetto al passato (64%).

Le reti rappresentano una forma di collaborazione efficace anche per l’innovazione. Rispetto alla performance legata alla capacità della rete di sviluppare nuovi prodotti e servizi, il focus di questa edizione dell’Osservatorio ha esplorato l’adozione di logiche di open innovation nelle reti. Il primo risultato che emerge dall’analisi è che più aumenta il numero e l’importanza delle relazioni per l’open innovation che si instaurano tra la rete e i suoi partner esterni (fornitori, concorrenti, università, centri di ricerca pubblici e privati, ecc.) più cresce il numero di innovazioni introdotte dalla rete.

 Dichiarazione del Direttore Generale di InfoCamere, Paolo Ghezzi (NELLA FOTO)

“Per cogliere fenomeni come quello delle reti d’impresa è indispensabile un apparato di lettura dei dati dell’economia reale che sia aggiornato, preciso, affidabile. Il Registro delle Imprese delle Camere di commercio è lo strumento di riferimento per supportare istituzioni, mondo associativo, mondo della ricerca e semplici imprese nel conoscere e comprendere meglio gli scenari in cui si muovono. In un’economia data driven ha aggiunto Ghezzi – i big data della Pubblica amministrazione sono il punto di partenza per analisi come quella sviluppata nell’Osservatorio sulle reti d’impresa. Ma, accanto ai dati, ancora più importanti sono le competenze – come quelle messe a disposizione da InfoCamere – per leggerli e interpretarli correttamente e che oggi sono un asset indispensabile per promuovere i processi innovativi necessari ad aumentare la competitività del sistema-Paese”.

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