” Mission Innovation ” sulla smart energy
PRIMO PIANO 3 Giugno 2016 digitalvoice
L’impegno è raddoppiare gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo entro il 2021
Si è conclusa ieri a San Francisco la prima riunione Ministeriale di Mission Innovation (MI) con l’approvazione, da parte dei 21 parters istituzionali partecipanti (20 Paesi tra cui l’Italia e l’Unione europea)[1], dell’obiettivo del raddoppio degli investimenti pubblici nella ricerca, sviluppo e innovazione delle tecnologie energetiche clean.
I 21 aderenti all’iniziativa rappresentano oltre l’80% degli investimenti pubblici mondiali in ricerca, sviluppo e innovazione nelle tecnologie energetiche clean, che ammontano attualmente a circa 15 miliardi di dollari all’anno. I 21 partners istituzionali si sono quindi impegnati a raggiungere il raddoppio degli investimenti annuali, pubblici o di società a controllo pubblico, durante i prossimi cinque anni, toccando la cifra totale di 30 miliardi di dollari al 2021. L’Italia, rappresentata dal Ministero dello Sviluppo Economico, punterà sull’efficienza energetica, sulle energie rinnovabili e sulle tecnologie smart.
I Ministri e i capi delegazione hanno inoltre incontrato i leader della “Breakthrough Energy Coalition”, evidenziando il significativo collegamento fra l’innovazione pubblica e l’imprenditorialità privata per portare sul mercato tecnologie energetiche clean a prezzi accessibili.
Negli ultimi anni, grazie allo sviluppo della ricerca in varie parti del mondo, vi è stato un significativo progresso nella riduzione dei costi delle tecnologie, dal 40% al 90%, soprattutto nell’energia eolica onshore, in quella solare dai pannelli sui tetti, nelle batterie elettriche delle auto e nell’illuminazione LED.
L’innovazione contribuirà alla sicurezza energetica globale, a migliorare le condizioni di vita tramite i servizi energetici e andrà a beneficio del clima. In MI ogni Paese membro stabilisce autonomamente le proprie strategie per l’innovazione in tecnologie clean, basate sulle risorse energetiche nazionali, necessità e circostanze.
E’ stata infine adottata una Dichiarazione denominata “Enabling Framework” che stabilisce le basi per questa innovativa forma di cooperazione .