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Milano: la Cittadella degli Archivi diventerà un tempio digitale
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La sede custodisce e conserva circa 36 chilometri di carta, tutti documenti in possesso dell’Amministrazione comunale. Attivata nel 2012 e aperta al pubblico nel marzo del 2016, è stata presentata nella sua versione rinnovata da Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici.

“Apriamo le porte di questo archivio speciale – ha commentato Cocco – che racchiude al suo interno la storia della nostra città. Ogni documento sarà digitalizzato per essere preservato dall’inevitabile deterioramento della carta e reso più facilmente consultabile da tutti. Grazie alle moderne tecnologie trasformeremo questo luogo in una sorta di tempio digitale, prezioso custode della nostra identità di milanesi e al tempo stesso cuore pulsante del processo di dematerializzazione che l’Amministrazione sta portando avanti”.

Il contratto di acquisto della Pietà di Rondanini di Michelangelo, l’annuncio dei funerali di Verdi, alcuni disegni dei grandi architetti milanesi: sono solo alcune delle importanti documentazioni originali della Cittadella degli Archivi di via Ferdinando Gregorovius.

La Cittadella degli Archivi ospita al momento più di 150mila faldoni che contengono circa 1,5 milioni di pratiche e fascicoli gestiti da un archivista speciale: Eustorgio, un robot di ultima generazione, dotato di intelligenza artificiale. Capace di estrarre in maniera automatica i faldoni presenti in una delle otto corsie d’acciaio che custodiscono i documenti, Eustorgio contribuisce a rendere la Cittadella uno dei più grandi archivi.

I documenti dell’archivio sono a disposizione di studenti, professori, ricercatori e a tutti coloro che desiderano svolgere attività di ricerca e consultazione.

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