Lavoro autonomo e agile
DIGITAL JOB 10 Novembre 2016 digitalvoice
Poletti, un provvedimento innovativo che completa il percorso di riforma del Jobs Act
“Un provvedimento innovativo e di grande importanza, che guarda all’evoluzione del sistema produttivo e completa il percorso di riforma del lavoro definito nel Jobs Act, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare il lavoro autonomo non imprenditoriale, attraverso un sistema di tutele specifiche, e di migliorare la qualità della vita dei lavoratori dipendenti, favorendo la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro”.
È quanto afferma Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, commentando l’approvazione, da parte del Senato, del disegno di legge sul lavoro autonomo non imprenditoriale e agile.
“Il riconoscimento del ruolo dei lavoratori autonomi, una realtà che vede un numero elevato di giovani e di donne -sottolinea il Ministro– passa per una serie di misure che prevedono più tutele nelle transazioni commerciali e contro i ritardi nei pagamenti, la deducibilità delle spese collegate all’attività professionale ed alla formazione, la possibilità di aggregarsi per accedere a bandi di gara, il riconoscimento dell’indennità di maternità a prescindere dall’effettiva astensione dal lavoro; senza dimenticare la delega al Governo per consentire alle Casse di previdenza di diritto privato di attivare anche prestazioni sociali, finanziate da un’apposita contribuzione, destinate agli iscritti che hanno subito una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla propria volontà o che siano stai colpiti da una grave patologia”.
“Non meno importanti –aggiunge Poletti– sono le misure dedicate al cosiddetto lavoro agile, che definiscono strumenti innovativi per favorire una modalità di organizzazione del lavoro che da una parte risponde all’evoluzione del sistema produttivo e, dall’altra, permette una migliore conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di vita. Tutto questo, delineando un quadro di tutele dei lavoratori che vanno dal diritto ad un trattamento economico non inferiore a quello complessivamente applicato nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda, alle garanzie in tema di salute e sicurezza del lavoratore, all’assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali”.
“L’auspicio –conclude il Ministro– è che la Camera, cui adesso passa il provvedimento, possa approvarlo in temi rapidi”.