La Pubblica Amministrazione ora è più “open”
PRIMO PIANO 11 Ottobre 2017 digitalvoice
26 città, più di 800 sviluppatori, 96 proposte presentate, 48 ore di codice, 80 community, 200 mentor: sono questi i numeri di Hack Developers, il primo hackathon per “riavviare il sistema operativo del Paese”.
È stato un evento molto differente dal format classico dell’hackathon, in quanto l’obiettivo del code sprint è risultato essere una “chiamata” a tutti gli sviluppatori da ogni angolo del Paese, per contribuire in modo attivo e fattivo alle 7 challenge proposte, relative ai progetti su cui il Team per la Trasformazione Digitale sta lavorando: 1) SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale; 2) ANPR – Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente; 3) DAF – Data & Analytics Framework; 4) Security; 5) Design; 6) 18app; 7) CIE – Carta d’Identità Elettronica.
Il codice scritto dai 116 team è stato caricato sulla piattaforma Developers Italia, rilasciato con licenza open source e immediatamente utilizzabile da chiunque: in queste ore ii Team sta valutando la qualità dei lavori presentati e i migliori verranno integrati direttamente all’interno dei relativi progetti.
“Siamo veramente felici di aver collaborato con Il Team per la Trasformazione Digitale in questo hackathon, cui hanno risposto in modo così capillare ed entusiasta i developer di tutta Italia. In questi due giorni sono stati creati servizi nuovi, il cui codice sorgente, completamente open source, potrà essere riutilizzato per dar vita a nuovi progetti per la Pubblica Amministrazione. Questo hackathon rappresenta una vittoria collettiva che insegna come, con il contributo di tutti, le cose possono cambiare davvero” ha dichiarato Chiara Russo, CEO e coFounder di Codemotion.
“Il codice scritto durante HackDevelopers è disponibile fin da subito su Developers Italia e, contrariamente a quanto avviene negli hackathon più convenzionali, può essere subito utilizzato. È diventato, di fatto, patrimonio del Paese – ha dichiarato Giovanni Bajo, Responsabile Relazioni con gli Sviluppatori del Team per la Trasformazione Digitale. – Dobbiamo cambiare il modo in cui lavora la Pubblica Amministrazione, utilizzando standard e software aperti, e realizzando API documentate pubblicamente, con un linguaggio tecnico, non giuridico, intorno alle quali poter coinvolgere una community di sviluppatori che crei innovazione e ponga le fondamenta per un’architettura in evoluzione in grado di “scalare” nel tempo e rimanere al passo con le tendenze tecnologiche che emergeranno”.
I premi: Fast Rabbit e Wise Turtle
I premi saranno di due categorie, Fast Rabbit e Wise Turtle e la metodologia di valutazione è illustrata sul sito dell’hackathon.
Al termine dei due giorni, i mentor e gli esponenti del Team per la Trasformazione Digitale hanno selezionato i migliori progetti provenienti dalle 26 città coinvolte. Coloro che hanno concluso e caricato il loro lavoro durante i due giorni, concorreranno al premio Fast Rabbit, con annuncio dei due team vincitori il 16 ottobre.
Data la natura collaborativa di questo progetto e la complessità di alcune delle challenge proposte, sarà possibile per i team continuare a lavorare fino al 30 ottobre, concorrendo in questo modo al premio Wise Turtle, che premierà i 5 progetti più significativi.
Per i team vincitori di entrambe le categorie, i premi consistono in buoni d’acquisto per corsi di formazione Coursera del valore di circa €10.000 complessivi.
Il premio è costituito da corsi erogati da Coursera – piattaforma leader per la formazione universitaria e post-universitaria online – con i quali i vincitori potranno approfondire la propria formazione grazie a percorsi innovativi su Artificial Intelligence, Blockchain, Cloud. Al termine dei corsi, sarà rilasciata una certificazione.
I progetti e i team vincitori saranno premiati durante l’evento di chiusura che si terrà a novembre.
Nella foto Giovanni Bajo, Responsabile Relazioni con gli Sviluppatori del Team per la Trasformazione Digitale