La progettazione creativa: il caso Westway Architects
AZIENDE 3 Dicembre 2017 digitalvoice
Ayno dal 2000 si dedica alle tecnologie di collaborazione e all’integrazione di audiovisivi professionali con la missione di diffondere la cultura della videocomunicazione interattiva, con soluzioni personalizzate per le aziende, fornendo i migliori sistemi di videoconferenza al mondo e garantendo in Italia e all’estero assistenza, formazione ed aggiornamento continui e di qualità.
E’ Partner Ufficiale, cioè canale diretto di vendita e assistenza di Polycom, Cisco, Crestron e Samsung. Nel 2016 ha conseguito le competenze Communications e Windows&Devices di Microsoft, di cui è Strategic Reseller di Surface Hub dal 2015. Copre direttamente l’intero territorio nazionale con le sedi di Roma e Milano per la consulenza commerciale, la progettazione, le installazioni e l’assistenza, con un organico complessivo di 35 persone, di cui 18 tecnici specialisti. Su entrambe le sedi Ayno può vantare un vasto Demo Solution Centre.
Un esempio di come Ayno si propone alle aziende è il progetto studiato per Westway Architects di cui vi presentiamo una breve ma significativa case history.
Westway Architects è uno studio di architettura fondato nel 2005 da Luca Aureggi e Maurizio Condoluci e si completa nel 2015 con l’ingresso nell’associazione di Laura Franceschini e Nicole Cieri.
In più di 10 anni di attività Westway Architects è diventato uno dei più stimati e completi studi della nuova generazione italiana di progettisti. Lo testimoniano progetti di grande complessità e maestria realizzati nel tempo.
Westway è uno studio orientato alla collaborazione attiva di tutti i suoi componenti che hanno inevitabilmente la necessità di continui confronti sui progetti in corso. Ogni metodo di revisione deve stimolare il ragionamento e l’interazione tra i progettisti con modalità che consentano un costante scambio tra i membri del team.
Sicuramente i metodi tradizionali, dal plastico ai disegni su carta, hanno rappresentato uno strumento di lavoro collaborativo ed efficace. L’utilizzo di software specifici hanno coadiuvato la progettazione e lo snellimento dei processi, ma in parte hanno fatto perdere la forza espressiva del gesto e l’immediatezza dell’atto manuale che concretizza un pensiero.
Partendo dalla necessità di realizzare delle presentazioni interattive e coinvolgenti rivolte ai clienti, Ayno ha proposto allo Studio l’avveniristico Microsoft Surface Hub che, non solo ha soddisfatto l’esigenza di uno strumento per presentazioni di impatto, ma si è rivelato uno strumento dalle elevatissime potenzialità di collaborazione e di elaborazione di contenuti creativi a “più mani”, in studio come da remoto.
Grazie al collegamento via Skype for Business, infatti, gli architetti riescono oggi a confrontarsi in tempo reale su progetti che hanno origini sia in studio che in cantiere o direttamente presso i clienti. Grazie all’estrema semplicità e intuitività del device, in poco tempo tutti i componenti dello studio hanno adottato Microsoft Surface Hub nella loro quotidianità. Così facendo, si sono via via resi conto delle reali potenzialità dello strumento. L’interazione dinamica su grande schermo e la possibilità di verificare il risultato di un’idea in tempo reale hanno sprigionato la creatività del gruppo ritrovando il piacere di disegnare come sulla carta.
Oggi Surface Hub è indispensabile” racconta l’Arch. Maurizio Condoluci, Co-founder e Partner dello Studio. “Non possiamo più farne a meno per progettare, riesaminare schizzi, condividere informazioni, archiviare appunti che possono essere rielaborati in un secondo momento. Il tutto è stato ulteriormente avvalorato dall’uso del Surface Pro che ci consente di portare in ufficio le idee e i ragionamenti che nascono direttamente in cantiere. Lo schermo è diventato una sottile barriera invisibile tra i partner ed i collaboratori dello studio e con Surface Pro, abbiamo esteso i confini dello studio fino al cantiere!”.
Grazie a Surface Hub anche il confronto con il cliente è divenuto più semplice e coinvolgente. L’approccio dinamico ed interattivo durante le presentazioni, consente di sciogliere immediatamente il ghiaccio col cliente che si sente subito a suo agio. Il confronto è immediato e il dialogo più fluido ” aggiunge l’Arch. Laura Franceschini, Partner dello Studio.
Grazie ad applicazioni integrate come MAPS, è possibile geolocalizzare le aree di intervento, analizzare la mappatura urbanistica necessaria alla valutazione dei parametri di progettazione, nonché verificare con estrema facilità elementi fondamentali come viabilità, connessioni urbanistiche, punti di attrazione e di interesse, punti di vista, orizzonti da valorizzare, ecc…
“Ho ricominciato a disegnare a mano libera, archiviando facilmente i miei schizzi senza più perderli”, sottolinea l’Arch. Nicole Cieri, Partner dello Studio.
“Ti induce ad usarlo! Non stampiamo più: visualizziamo tutto sul monitor, montiamo e revisioniamo in diretta con grande semplicità e condividiamo le nostre idee in videoconferenza o inviandole per mail. Chi non partecipa agli incontri può comprendere con grande semplicità quanto è stato elaborato e può contribuire al progetto continuando, in un secondo momento, a lavorare sugli stessi file prodotti durante il meeting” segnala l’Arch. Maurizio Condoluci.
Luca Aureggi, Co-founder e Partner dello Studio, conclude: “Grazie al supporto tecnico specialistico ed all’ampia visione d’approccio, Ayno è andato oltre le esigenze dello Studio, proiettandolo un passo avanti nel futuro. Surface Hub è ormai per noi, un ausilio di lavoro molto importante ed insostituibile”.