La Digital Transformation nel Pharma: l’esperienza di Chiesi Farmaceutici
AZIENDE 25 Luglio 2016 digitalvoice
Ne abbiamo parlato con Umberto Stefani, Group Chief Information Officer di Chiesi Farmaceutici S.p.A.
Chiesi Farmaceutici è una realtà di rilievo nel settore Pharma italiano e internazionale, incentrata sulla ricerca nello sviluppo di soluzioni terapeutiche innovative che migliorino la qualità della vita delle persone. Le nuove tecnologie abilitano la digitalizzazione sia dei processi interni aziendali, sia di nuovi servizi digitali al paziente.
Quali sono gli ambiti business in cui è più forte la propensione all’uso delle nuove tecnologie digitali in Chiesi? Può fornirci qualche esempio?
Più che di propensione all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali parlerei piuttosto di aree di business dove le nuove tecnologie digitali possono portare valore, relativamente sia agli interlocutori interni che a quelli esterni. Citerei sicuramente il Marketing e le Vendite e anche la Ricerca & Sviluppo. La digitalizzazione coinvolge però anche i dipendenti e in generale i processi interni che possono ottenere vantaggi dall’adozione di nuovi strumenti digitali.
Cominciando da Marketing e Vendite, in questo ambito la parola d’ordine in Chiesi è “Multicanalità” riguardo all’approccio al medico/specialista; l’obiettivo in questo caso è affiancare ai tradizionali canali “analogici” l’utilizzo di nuovi canali digitali più pervasivi, quali ad esempio mobile apps, report digitali dei congressi, e-detailing, corsi on-line, newsletter digitali, webinar, webcast, etc., volti a migliorare la gestione dell’informazione scientifica. In generale, la scommessa consiste nel riuscire a capitalizzare la redemption e riuscire ad utilizzare le informazioni di ritorno dalle campagne digitali al fine di migliorare la conoscenza dei medici da parte di Chiesi e quindi rendere l’informazione scientifica ancora più efficace. Al fine di coordinare al meglio le varie attività, sono state emesse da parte del Marketing centrale delle Linee Guida, riguardanti i principali farmaci, con l’obiettivo di dare alle filiali utili indicazioni su come gestire le iniziative digitali, garantendo al contempo coerenza nell’informazione trasmessa.
Per quanto riguarda i processi interni, l’approccio che in Chiesi stiamo seguendo già da qualche anno è rappresentato dalla progressiva eliminazione della carta facendo leva sulle nuove tecnologie disponibili: motori di workflow, firma elettronica, utilizzo di strumenti mobili (notebook, tablet e smartphone), servizi in Cloud.
Discorso a parte merita l’evoluzione della postazione di lavoro che si è arricchita nel tempo di una serie di tecnologie digitali integrate che permettono agli addetti aziendali di svolgere il proprio lavoro indipendentemente da dove si trovano e dal tipo di connessione che hanno a disposizione. Lo scopo è di dare la possibilità a tutti i dipendenti di interagire in maniera virtuale e di ridurre al massimo gli spostamenti fisici.
Abbiamo quindi adottato in maniera pervasiva molte soluzioni tecnologiche innovative: dispositivi di lavoro mobili quali notebook, tablet, smatphone; sistemi di videocomunicazione ad alta definizione – in Chiesi ad oggi disponiamo di oltre 60 sale attrezzate; sistemi di comunicazione integrata personali per tutti i dipendenti (Skype for Business); ambienti di collaborazione virtuale sulla Intranet (Share Point).
In relazione allo sviluppo di nuovi servizi digitali in ambito eHealth, quanto oggi è forte secondo lei la domanda di servizi digitali di tele monitoraggio e teleassistenza da parte del cittadino – paziente? Chiesi ha iniziative in tal senso?
È senza dubbio un tema importante e molto sentito, coerente con la crescente centralità del paziente in ambito farmaceutico. Non a caso, Chiesi ha avviato sperimentazioni volte al possibile utilizzo di inalatori “intelligenti” che rispondono all’esigenza del paziente di essere monitorato durante l’assunzione del farmaco e comunque di avere una più diretta comunicazione con il medico curante.
Per quanto riguarda attività già in corso, in Chiesi da alcuni anni è pratica abbastanza consolidata utilizzare dispositivi mobili a supporto degli studi clinici. Ai pazienti reclutati per gli studi vengono forniti dispositivi mobili, quali smartphone, per consentire loro di interagire in tempo reale con il centro clinico che li segue e di fornire, attraverso l’utilizzo di questionari on line, informazioni relative all’utilizzo del farmaco, l’efficacia dello stesso, parametri di monitoraggio, eventuali reazioni avverse etc.
Non si tratta di servizi di teleassistenza e telemonitoraggio in senso stretto, ma sono iniziative assolutamente in linea con l’esigenza del paziente di essere più vicino all’azienda farmaceutica e, senza dubbio, costituiscono un’esperienza importante a supporto delle sperimentazioni che Chiesi sta conducendo nello sviluppo di servizi innovativi al paziente.