Si è tenuto al Palacongressi di Rimini il 20 e 21 aprile l’incontro con circa 250 partners nazionali .
Poco tempo fa Hewlett Packard ha deciso di dividersi in due per focalizzarsi al meglio sui rispettivi business derivanti da questa separazione. La Hewlett Packard Enterprise, nata da questo processo, ha anche un suo logo, un rettangolo verde che “diventa una cornice dentro la quale ognuno di voi disegna la sua opera d’arte, fatta di innovazione, di idee, ma soprattutto di valore. Una cornice da riempire con il vostro valore”. Lo ha affermato alla sua presentazione Stefano Venturi, amministratore delegato di Hewlett Packard e Corporate Vice President Hewlett-Packard Inc.
Nel momento in cui c’è stata questa divisione aziendale decisa per rispondere nel migliore dei modi alla rivoluzione tecnologica in atto. Cloud, mobility, big data, security sono le aree sulle quali l’azienda ha investito e sta continuando a farlo in modo importante, nella consapevolezza che chi saprà governare i dati “avrà in mano i superpoteri”, ha ribadito Venturi che ha preconizzato l’uscita di scena, nell’arco dei prossimi anni, delle aziende che non si preparano a questo cambiamento. Hewlett Packard Enterprises è quindi nata affinché ognuno possa trovare la propria personalizzazione nelle sue piattaforme che i partner possano utilizzare al fine di dar vita a soluzioni nuove, tanto ai bisogni di oggi che a quelli di domani.
Il cambiamento, insomma, è un modo per rimanere in gioco confermando il valore di partnership importanti come quelle con due realtà dal prestigio unanimemente riconosciuto quali Microsoft ed Intel. “Siamo di fronte alla terza grande rivoluzione tecnologica. Prima il web, poi i social network hanno stravolto le logiche del mercato, costringendo i player IT a mettersi in riga per non perdere le sfide della globalizzazione”, ha ricordato Venturi. Hewlett Packard non teme questo futuro, per affrontare il quale si è attrezzata al meglio già da tempo.
