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Inps e AgID  per il “cittadino digitale” Inps e AgID  per il “cittadino digitale”
Lettere  previsione pensione per 7 milioni di lavoratori Si è tenuta la conferenza stampa che ha avuto luogo giovedì 17 marzo a Palazzo Wedekind... Inps e AgID  per il “cittadino digitale”

Lettere  previsione pensione per 7 milioni di lavoratori

Si è tenuta la conferenza stampa che ha avuto luogo giovedì 17 marzo a Palazzo Wedekind a Roma in cui AGID (agenzia per l’Italia digitale)e INPS hanno presentato l’iniziativa “cittadino digitale”
” le buste arancioni arriveranno a casa degli italiani” ha dichiarato Tito Boeri presidente INPS (nella foto) annunciando che le lettere con la previsione della pensione futura “verranno inviate a 7 milioni di lavoratori nel 2016”.

Grazie infatti al progetto Inps – AgID verranno inviate a casa di 7 milioni di lavoratori le buste contenenti la previsione della loro pensione futura; l’iniziativa consentirà di sensibilizzare i contribuenti non ancora in possesso di strumenti per l’accesso ai servizi on line ai vantaggi della digitalizzazione. La digitalizzazione diventa importante e già l’utilizzo di SPID- il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale inaugurato lo scorso 15 marzo va in questa direzione , direzione che hanno ribadito Tito Boeri e Antonio Samaritani, Direttore generale di AgId

La comunicazione nelle buste arancioni, conterrà un prospetto dell’estratto conto contributivo e la simulazione di base, inviterà i destinatari a richiedere SPID per accedere a tutte le funzionalità aggiuntive offerte dal servizio online, informando i cittadini dei vantaggi introdotti dalla nuova identità digitale unica per l’accesso a tutti i servizi della pubblica amministrazione e dei privati che aderiranno.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di riuscire a raggiungere diverse fasce di popolazione: secondo i dati Istat, infatti, nel 2015, soltanto il 60% degli italiani si è connesso a Internet e appena il 30% degli utenti ha utilizzato la rete per interagire con la pubblica amministrazione.

Inps, la prima amministrazione centrale ad aver implementato già dal 15 marzo SPID, il sistema pubblico di identità digitale, si impegna inoltre ad accelerare il processo di digitalizzazione dei propri servizi attraverso l’implementazione di PagoPA – il sistema unico per i pagamenti elettronici della pubblica amministrazione – di contribuire al processo di identificazione del domicilio digitale del cittadino che verrà gestito dall’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e di favorire la migrazione verso le nuove identità digitali SPID degli utenti già in possesso di un pin INPS.

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