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@iip :  cantiere digitale italiano @iip :  cantiere digitale italiano
  Il convegno nazionale 2016 dell’Associazione Italiana Internet Provider tenutosi a Roma  ha fatto  focus sul tema digitale Argomento attualissimo quello del convegno nazionale... @iip :  cantiere digitale italiano

 

Il convegno nazionale 2016 dell’Associazione Italiana Internet Provider tenutosi a Roma  ha fatto  focus sul tema digitale

Argomento attualissimo quello del convegno nazionale @iip 2016: “Parte il grande cantiere digitale italiano”, infatti,  è stato animato da diversi interventi ed aperto da Renato Brunetti(nella foto), presidente dell’Associazione Italiana Internet Provider.

“Pensiamo che questo sia un momento molto importante per Internet e, in generale, per le telecomunicazioni in Italia – ha esordito Brunetti -. Il piano del governo è molto ambizioso e si concentra, in pratica, sulla realizzazione della nuova rete di telecomunicazione italiana che dovrà durare almeno per i prossimi trent’anni. Positivo, quindi, il fatto che si vuol fare un salto di generazione tecnologica passando totalmente a fibra ottica; su questo noi siamo d’accordo.

I piccoli e medi operatori, che comunque rappresentano oltre il 10% del mercato – ha dichiarato Brunetti – vogliono continuare ad avere un ruolo importante. Questo segmento è in crescita e la regolazione, gli investimenti, i macro accordi del settore dovranno tenere ben presente questa realtà che dà lavoro e segue le Pmi italiane che hanno bisogno di questo tipo di aziende”.

Insomma, l’istanza di @iip è chiara come la risposta di Enrico Valigi, presente per Enel Open Fiber: “Noi – ha affermato Valigi – non ci metteremo in concorrenza con gli operatori retail. Faremo una rete da mettere a disposizione e cercheremo di avere da voi di @iip informazioni sulle infrastrutture che già avete sul territorio. Se esistono reti già fatte, noi saremo disponibili a fare accordi quadro con operatori retail che gestiscono queste reti. Enel Open Fiber si impegnerà a intavolare accordi con tutti gli operatori presenti sul mercato e @iip ha un ruolo importante per aggregare le domande e le istanze degli internet provider”.

Eof, Perugia città pilota

Nel suo intervento molto dettagliato, Valigi ha spiegato come si muoverà Enel Open Fiber: Su Perugia ci attiveremo già a maggio ed entro l’anno partiranno più di un quarto delle 224 città dei cluster A e B, mentre per quelli C e D parteciperemo a delle gare pubbliche”. Valigi ha definito il piano voluto dall’Esecutivo “ambizioso e sfidante, con investimenti di due miliardi e mezzo per cablare il territorio, cui vanno aggiunti 500 milioni necessari per hardware e software.

Utilizzeremo al massimo quanto già esistente perché dobbiamo essere veloci ed avere un impatto minimo sui territori, ma abbiamo la possibilità di agire su una rete molto capillare e robusta dal punto di vista meccanico, fattore che permette di sopportare i cavi”. Stando alle cifre date, si parla di 1 milione 100 mila chilometri di reti, di cui il 70% è di tipo urbano. “Enel – ha ricordato Valigi – è già presente con la sua rete sull’85% del territorio nazionale. In tre anni le città da coprire saranno a una quota pari almeno all’80%, per poi portare la fibra anche al rimanente 20% che potrà essere cablato con costi non importanti”.

Antonio Nicita, commissario Agcom, ha insistito sulla necessità di “evitare la creazione di presidi concorrenziali per stimolare la crescita della rete. Sono inoltre necessarie – ha aggiunto – politiche pubbliche di sostegno alla digitalizzazione di alcuni mestieri”. “Più competizione c’è, più questo mercato si sviluppa – ha ribadito Walter Ibba, senior vice president wholesale Tim –. Il successo di quest’iniziativa dipende dalla velocità con cui i clienti si sposteranno sulla nuova piattaforma”. Intanto, il panorama è vivace: “Da quando partecipiamo al cantiere digitale – ha informato Salvatore Lombardo, direttore generale di Infratel Italiaregistriamo un aumento di operatori che vogliono investire”.sala convegno

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