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Fujitsu: ingaggio a tutto campo
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Intervista a Bruno Sirletti, Presidente e AD di Fujitsu Italia

Il Fujitsu World Tour 2016, di cui si è conclusa la tappa italiana, si è incentrato sul tema “Human Centric Innovation in Action”: la trasformazione digitale che sta modificando il modo di lavorare e collaborare. Quattro i temi della giornata di lavori, cui ha partecipato una attenta folla di imprenditori e manager: Digital Transformation, Hybrid IT, Mobilizing the Enterprise, Business-Centric Infrastructure.

Come Fujitsu si impegna sul tema della Digital Transformation?

È un tema chiave: l’uso di Big Data, IoT, social media e gestione dei processi sfruttando piattaforme Cloud e dispositivi mobili richiede un’attenta definizione delle priorità; ed un ecosistema digitale moderno ed applicato correttamente può dare un reale valore aggiunto all’azienda. Fujitsu si impegna per fornire un approccio di modernizzazione digitale end-to-end, integrando il back office con un puntuale intervento sui front end e sul layer della Presentation.

Sui sistemi e sulle soluzioni core, bisogna certo modernizzare; ma la Digital Transformation non origina da lì, bensì dall’area del Presentation, punto di partenza di qualsiasi processo di reale innovazione immediata. L’Interazione fra l’IT e il suo utente va separata dal core, e deve permettere al fruitore dei servizi digitali di operare con attività semplici ed intuitive, in ottica multidevice e multicanale, con le stesse interfacce e password per qualsiasi applicazione; ed il Presentation Layer deve assolvere al maggior numero di funzioni possibile.

Il Cloud è oggi quasi una parola d’ordine…

Mentre le aziende cercano i vantaggi derivati dall’adozione del Cloud, si trovano sempre più spesso di fronte alla necessità di un compromesso tra molte esigenze contrastanti che impattano le infrastrutture IT. L’Hybrid IT garantisce che le unità di business siano agili e implementino nuove soluzioni senza compromettere la governance e la conformità; che i dati siano disponibili H24, da un paese all’altro e da una piattaforma all’altra, nel rispetto di privacy e sicurezza; che il Cliente possa disporre di un ambiente IT solido e sicuro senza sforare i budget. L’Hybrid IT di Fujitsu si integra in modo armonico con i processi e le mutevoli esigenze, e Fujitsu fornisce la gestione di servizi Cloud basati su contratti e rapporti diversi, offrendo un giusto compromesso tra innovazione e sicurezza e tra certezza del delivery e costi.

Sovente la normativa è una scusa per cambiare poco e lentamente; e si deve parlare con il Business in accordo con le funzioni IT, che rappresentano i nostri interlocutori tradizionali e non vanno esclusi.

Mobility è un altro tema chiave…

Le imprese hanno chiari i vantaggi di disporre di una forza lavoro mobile, ma cercano spesso un compromesso tra produttività dei dipendenti, garanzia della sicurezza dei dati e standardizzazione della tecnologia e dei servizi. Mantenere, gestire e usare abilmente sistemi obsoleti investendo al tempo stesso in nuove tecnologie, mantenere il controllo ed insieme adottare il CYOD e il BYOD, è permesso dalle soluzioni di Fujitsu, che consentono ai dipendenti di essere maggiormente valorizzati e di lavorare in modo più produttivo, in qualunque momento e ovunque. Fujitsu fornisce un’esperienza di computing e di comunicazione personalizzata per ogni singolo dipendente, incrementando così mobilità e produttività, permettendo un servizio flessibile per tutta l’azienda e l’accesso a dati aziendali in modo sicuro.

E sul tema della Business-Centric Infrastructure?

Si basa su un’offerta di server e storage innovativi. Senza basi ICT solide, un’azienda non possiede la stabilità e la flessibilità di cui necessita per restare competitiva. Storage e server integrati costituiscono una base molto più facile da mantenere ed un’infrastruttura ICT scalabile e personalizzabile che può evolvere al mutare delle esigenze. Fujitsu fornisce tutti i vantaggi dell’utilizzo di tecnologie solide e all’avanguardia, provenienti da un interlocutore unico, personalizzate in base alle esigenze delle singole aziende, per una completa scalabilità, affidabilità e efficienza energetica. I prodotti Fujitsu offrono una piattaforma unica di gestione, un punto di contatto unico per tutti i problemi di assistenza, la fruizione di infrastrutture fra le più potenti del settore e una completa trasparenza durante la configurazione dei nuovi sistemi.

Quali sono i principali processi di innovazione su cui Fujitsu interviene?

Sono tanti, ad esempio, sul banking il focus è sulla Filiale del futuro, fisica o virtuale o ibrida che sia. Su molte imprese, realizziamo soluzioni su aree di frontiera come lo IoT e l’Intelligenza Artificiale, su cui Fujitsu ha già soluzioni fruibili, ad esempio sul service desk, con risposte dirette alle mail, ed a breve anche ai messaggi vocali, che vengono letti ed interpretati automaticamente.

Se un fornitore di servizi logistici segnala “collo consegnato” e il destinatario non lo ha ricevuto, nel 90% dei casi il problema può essere risolto suggerendo passaggi elementari (“ha chiesto al vicino”, “ha verificato in portineria”, …) gestibili e suggeribili automaticamente. Sui grandi player della logistica, grazie all’AI gli operatori si concentrano sui temi complessi, lasciando ai sistemi la gestione dei passaggi semplici.

Fujitsu è fortemente orientata all’innovazione

Fujitsu ha una rilevante Ricerca e Sviluppo, con investimenti annui per 2 Mld$, il 5% del fatturato, che ha raggiunto i 41 Mld$ nel FY chiuso a marzo 2016. In Europa sono attive unità dei Fujitsu Labs in UK, Spagna e Francia, ed è allo studio una unità anche in Italia, in partnership con Università e Centri pubblici e privati di Ricerca.

La Ricerca di Fujitsu realizza tecnologie innovative, come quelle in area Intelligenza Artificiale, che raggruppa lo IoT per la raccolta dei dati, la componente big data per il loro ordinamento logico, gli analytics per la loro interpretazione e trasformazione in informazioni realmente fruibili. Un esempio di realizzazione sperimentale è quello del robot Fujitsu che ha impiegato meno di tre anni a passare le qualificazioni per l’iscrizione all’Università di Tokio…

Molte delle nostre soluzioni di frontiera non sono conosciute all’esterno, anche se vengono portate sistematicamente sui Clienti; l’azienda, in linea con le migliori tradizioni giapponesi, ha maggiore focalizzazione sulla sostanza che non sulla comunicazione “a megafono”.

Un’altra caratteristica di Fujitsu è l’aver aperto le proprie frontiere all’internazionalizzazione – oltre alle nostre capacità di delivery in Italia i nostri Delivery Center sono in Europa e in India.

La globalizzazione delle multinazionali le allontana dalle Country?

In Fujitsu siamo convinti che siano fondamentali competenze locali; ed anche in Italia abbiamo oggi decine di risorse interne con skill innovativi e perseguiamo la strategia dell’apertura ai Player di mercato, soprattutto del Consulting, preziosi quando i progetti non partono da una visione tecnologica ma organizzativa.

Quali prospettive?

In estrema sintesi, Fujitsu si sposta verso il Valore, affrontando la tematica della Digital Transformation con competenze sia sul front end che sulle frontiere più innovative, e operando investimenti anche in risorse non necessariamente legate a specifici progetti.

L’Italia è una sorpresa positiva; anche se la sua reputation all’estero non è particolarmente brillante, in realtà l’IT è spesso di qualità e la volontà di operare in direzione della Digital Transformation è forte e generalizzata. Ciò è un po’ meno vero sul fronte della Pa, su cui si sprecano le dichiarazioni di intenti, ma lo scenario non cambia abbastanza rapidamente; e ciò, più in ragione delle resistenze al cambiamento delle figure operative, che non per mancanza di una volontà politica o di vertice in genere.

In ambito Finance, alcuni progetti sono di frontiera; un esempio è il sistema automatizzato di valutazione delle imprese, che permette la ricerca di dati da fonti diverse e la stesura di un primo report in 20 minuti, dove in passato erano necessari più giorni.

Anche se Innovazione e Digital Transformation non sono oggi all’origine primaria dei risultati delle aziende di ICT, è ovvio che se non si comincia oggi, se non ci si posiziona, se non ci si fa parte attiva come Fujitsu sta facendo anche in Italia, quando il Mercato sarà consistente le aziende fornitrici che avranno accumulato ritardo non saranno più in grado di colmarlo.

Gli investimenti in risorse locali assolvono anche ad un’altra funzione: da sempre Fujitsu è convinta che nei Paesi in cui opera sia fondamentale creare occupazione e trasferire a livello locale know how innovativo.

Fra vent’anni sarà forse tutto Cloud, e probabilmente con un modello diverso da quello attuale; ma oggi ci sono workload che possono essere appoggiati sul Cloud ed altri che ragionevolmente danno il meglio di sé in una gestione on premise. E ciò non solo per applicazioni datate o il cui re platforming potrebbe rivelarsi più costoso rispetto al continuare a gestirle con approccio tradizionale; vale anche per applicazioni innovative, quando la certezza della risposta immediata debba essere totale ed i tempi di risposta certi ed immediati.

Oggi, spesso è importante disporre di un unico sistema di gestione dell’insieme delle applicazioni. Fujitsu propone la piattaforma Cloud Service K5, basata su OpenStack, che offre servizi sia IaaS che PaaS e permette un agevole passaggio dal Cloud all’on premise e viceversa; e ciò, anche per evitare quello che sovente viene considerato uno dei maggiori rischi del Cloud: la generazione di un nuovo lock up di ambiente, che in prospettiva renda complesso e costoso il cambiamento di fornitore.

Con l’acquisizione della tecnologia UForge della francese UShareSoft, Fijitsu consente la migrazione automatica e il rilascio di applicazioni supportando tutte le principali piattaforme Cloud, anche on-premise, e non solo i servizi Cloud di Fujitsu. Questa funzione ha permesso ad esempio ad uno dei primi utenti di K5, una tra le maggiori aziende di Tlc a livello mondiale, di migliorare l’esito dei propri rilasci ripetitivi di oltre il 30% su un’applicazione di fatturazione mission critical.

In effetti, il principale asset del Cliente in area IT è il suo parco applicativo; e Fujitsu che, ancora oggi e forse in controtendenza propone tecnologie hardware e software, servizi infrastrutturali, capacità di progettazione sia infrastrutturale che applicativa, Soluzioni, è convinta di poter mettere a disposizione dei propri Clienti un Valore particolarmente apprezzato: quello della capacità di ingaggio a tutto campo.

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