Forward College si propone di formare i leader del futuro attraverso le human intelligence
AZIENDEPRIMO PIANO 13 Febbraio 2023 digitalvoice

Il mondo del lavoro si è trasformato molto negli ultimi anni ed il cambiamento continua a richiedere nuove competenze soprattutto in termini di soft e life skill. Lo dimostrano i dati: un giovane su due (55%) teme il cosiddetto skill mismatch (fonte: Gi Group e Tutored), ovvero il disallineamento tra formazione universitaria, titoli di studio e competenze richieste dal mercato del lavoro.
Una sfida accolta da Forward College, università europea nata nel 2021 in Portogallo da un’idea di Boris Walbum (NELLA FOTO) , CEO e Founder, affiancato da altri partner fondatori legati a Google e Apple. L’obiettivo è quello di proporre un nuovo metodo di formazione volto a preparare i giovani ad approcciarsi con successo alla vita professionale, valorizzando le competenze e le attitudini del singolo studente.
Boris Walbum (NELLA FOTO) , CEO e Presidente di Forward College dichiara “Il programma di studi di Forward College è costruito in modo da fare da tramite tra le esigenze degli studenti e i requisiti dei potenziali datori di lavoro ma il nostro progetto è ben più ambizioso: essere riconosciuti per la capacità di creare “positive changemakers”, in grado di guidare la transizione digitale in modo etico, promuovere un business attento alla questione climatica e far progredire l’innovazione sociale”.
Lo sguardo al futuro si affianca ad una base solida e riconosciuta a livello mondiale: i titoli acquisiti dagli studenti di Forward College vengono infatti erogati da istituzioni autorevoli e di lungo corso come la London School of Economics and Political Science (LSE) e il King’s College London.
Il programma prevede un insegnamento personalizzato e cucito su misura dello studente, grazie al 100% di classi di piccole dimensioni (in media, 15 studenti per classe) e l’offerta di tutoring individuale. L’obiettivo è riconoscere e valorizzare le attitudini e le competenze del singolo. Gli studenti di Forward College si distinguono infatti per un pregresso background straordinario nello sport, nelle arti, nelle loro comunità o nell’impegno politico – oltre all’eccellenza dal punto di vista scolastico. Allo stesso tempo, Forward College dà la massima importanza all’accessibilità della formazione: è infatti stato istituito un sistema di borse di studio, di cui si sono avvalsi il 35% della prima coorte di studenti.
L’eccellenza non è solo accademica. Il cuore del percorso formativo di Forward College è infatti focalizzato allo sviluppo della human intelligence, in tutte le sue forme: competenze cognitive, sociali, emozionali, e pratiche.
Per raggiungere questo obiettivo, il percorso del programma triennale si snoda attraverso tre città europee: gli studenti, di provenienza internazionale, iscritti al corso di laurea hanno la possibilità di studiare il primo anno a Lisbona, il secondo anno a Parigi e il terzo anno a Berlino.
L’apprendimento dell’intero spettro delle Intelligenze Umane, secondo Forward College richiede un’esperienza di apprendimento olistica, che spazia inoltre attraverso lo sviluppo di real-life projects, ovvero l’attuazione di progetti in ambito sociale, digitale e consulenziale. Non solo, l’intelligenza emotiva viene ulteriormente alimentata dal programma di personal development: ossia, quattro sessioni annuali che hanno lo scopo di aiutare gli studenti a migliorare competenze quali la gestione dello stress, la comprensione delle emozioni, il dare e ricevere feedback, la costruzione della fiducia, il processo decisionale, la gestione dell’incertezza, e molto altro ancora.
Forward College si propone di formare i leader del futuro, partendo da una definizione di leadership come un processo intenzionale, collaborativo e basato sui valori che porta a un cambiamento sociale positivo. La leadership viene infatti intesa come un processo relazionale e sfaccettato e, soprattutto, il risultato di un’esperienza di apprendimento collettiva. L’obiettivo è formare gli “adulti emergenti”, “i leader del futuro”, attraverso un modello basato sul coinvolgimento, che cerca di sfruttare tutto il potenziale delle intelligenze umane.