Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website
EY Capri: conclusa la nona edizione
Share this… Facebook Pinterest Twitter Linkedin EY Capri: conclusa la nona edizione
abb rinascimento dig

EY Capri ha concluso venerdì la nona edizione del convegno. L’edizione 2016, ha visto riuniti oltre 400 partecipanti ed è stata sostenuta da EXS, Ferrovie dello Stato, MSD, NTT DATA, Poste Italiane, SAP, SAS, Sisal.

Il “padrone di casa” Donato Iacovone (nella foto), CEO Italia e Managing Partner Italia Spagna e Portogallo di EY ha sottolineato: “La rivoluzione industriale 4.0 porterà ad una riduzione di almeno il 25% delle professioni attuali. Entro il 2020 spariranno 7,1 milioni di posti di lavoro nel mondo, e ne verranno creati 2 milioni, il che significa una perdita netta di 5,1 milioni di posti. Risorse che si dovranno riposizionare in un sistema 4.0 anche grazie alla formazione, puntando su una sempre maggior collaborazione tra imprese e università. Il Piano del Governo, che pone l’attenzione sullo sviluppo di competence center per la formazione dei mestieri digitali del futuro e la diffusione della cultura della manifattura intelligente, rappresenta una grande occasione per ripensare il mondo delle professioni in chiave digitale.”

Tra gli interventi al convegno ne segnaliamo alcuni tra i più significativi:

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che in un video collegamento nel corso del convegno ha dichiarato: «La discussione che dobbiamo aprire il prossimo anno a Bruxelles è sull’esistenza in vita del fiscal compact. Le regole non stanno funzionando, in particolare sul tema degli investimenti, quando invece si costruisce una società che va avanti proprio con gli incrementi degli investimenti pubblici e privati, che vanno considerati fuori dal patto di stabilità. E’ una battaglia politica da fare all’interno del rispetto delle regole. Noi abbiamo previsto nella legge di bilancio 17 miliardi di incentivi fiscali, perché vogliamo dare uno shock agli investimenti. Gli investimenti devono tornare ai livelli pre-crisi. Non ci saranno più i bandi, con il Governo che sceglie quali investimenti incentivare, ma le aziende decideranno quelli che ritengono necessari. Le perdite delle start up inoltre potranno essere portate a riduzione nei bilanci delle aziende sponsor.” Sul piano della banda larga ha aggiunto “abbiamo dato grande attenzione alle aree bianche, per cui sono partiti i bandi, ma cruciali sono quelle grigie dove c’è il 70% delle imprese. Stiamo ragionando su cosa si può fare per incentivare l’offerta”.

Antonio Samaritani, Direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, ha fatto il punto sullo stato di attuazione dei progetti strategici per la digitalizzazione della PA per poi presentare il nuovo modello IT della pubblica amministrazione italiana, la cui implementazione a livello nazionale e locale verrà finanziata con 50 milioni di euro.

Gli altri interventi di rappresentanti del Governo  sono stati quelli di Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha introdotto  la presentazione dell’Osservatorio sul Turismo Digitale di EY con Almawave, e di Stefania Giannini, Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca che ha parlato delle risorse destinate alla formazione digitale messe in campo dal Governo. “se mettiamo insieme 1 miliardo per la  scuola digitale, le misure che sono un segmento del piano Calenda e il piano di formazione degli insegnanti arriviamo tranquillamente a 1,5 miliardi. Fornire un’educazione digitale in un Paese in cui Il 57% della popolazione attiva non ha competenze digitali di base è un compito decisivo. E’ necessario disegnare un progetto integrato che possa portare il nostro Paese nei prossimi 5-7 anni ad alzare quei numeri e creare un ecosistema della ricerca. Il Piano del Governo punta su ricerca e formazione che sono due parti integrate dello stesso processo, adeguato ad un mondo che cambia rapidamente. Il ruolo del Ministero è decisivo per rendere i giovani, dalla scuola primaria, adeguatamente preparati a quello che la società digitale richiede”.

Marco Gay, Vice Presidente di Confindustria e Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria ha sottolineato: “La quarta rivoluzione industriale – la cosiddetta Industria 4.0 – implica una digitalizzazione della produzione e una integrazione del manifatturiero con i servizi avanzati dell’ICT che si basa su innovazione e sostenibilità come elementi essenziali. L’innovazione è un processo complesso e per coglierne le opportunità l’Italia e le sue imprese hanno necessità di dotarsi di un piano industriale decennale e di una serie di interventi articolati che agiscano su quattro direttrici: investimenti innovativi, infrastrutture abilitanti, competenze e ricerca, governance pubblico/privata. La nostra sfida deve essere quella di passare dal digital divide al digital dividend, per creare crescita e benessere per le nuove generazioni di imprese e di lavoratori.”

Affrontato nella giornata conclusiva anche un dibattito su Industry 4.0 e impatto del digitale sui costi, nel quale è intervenuto Elio Catania, Presidente di Confindustria Digitale, insieme ad esponenti di primo piano del mondo imprenditoriale ed industriale. Gli altri temi affrontati sono stati sicurezza e cyber security, digitale associato alla cultura dell’innovazione – con un intervento dedicato di Luigi Marroni, CEO di Consip – e talent management. E’ stato presentato anche l’Osservatorio sulla Cyber Security realizzato da EY insieme a LUISS e IBM.

 

Share this…

About author

digitalvoice

555555555555555555555 ssssssssssss