Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website
Data Center: partner e cuore del business
Share this… Facebook Pinterest Twitter Linkedin Data Center: partner e cuore del business
abb rinascimento dig

Ogni minuto viene generato un traffico dati enorme attraverso tutti i dispositivi connessi alla rete e per rendersene conto basta guardare l’infografica “Internet minute” di DeepanshiChauhan che evidenzia la grandezza dei dati.  Si parla a questo punto di Big Data.  Big data (“grandi dati” in inglese ) è un termine adoperato per descrivere l’insieme delle tecnologie e delle metodologie di analisi di dati massivi . Il termine indica la capacità di estrapolare, analizzare e mettere in relazione un’enorme mole di dati eterogenei, strutturati e non strutturati, per scoprire i legami tra fenomeni diversi e prevedere quelli futuri.

Una definizione di big data espressa dal McKinsey Global Institute: “Un sistema di Big Data si riferisce a dataset la cui taglia/volume è talmente grande che eccede la capacità dei sistemi di database relazionali di catturare, immagazzinare, gestire ed analizzare.” Ma dove stanno tutti questi dati? Dove vengono archiviati? Chi può dare tutto questo spazio? Ecco nascere il Data Center (in italiano centro elaborazione dati o CED); è l’unità organizzativa che coordina e mantiene le apparecchiature ed i servizi di gestione dei dati, ovvero l’infrastruttura informatica a servizio di una o più aziende.

Entrando in un data center troviamo server, sistemi per l’archiviazione dei dati, infrastrutture di telecomunicazione e tutti gli accessori ad essi collegati ed inoltre sistemi di condizionamento e impianti antincendio e altri dispositivi di sicurezza. Molto importante in un data center è la ridondanza. Nel linguaggio tecnico viene definita come la caratteristica di un impianto, di un’attrezzatura o di un sistema informatico in cui sono presenti più elementi (generalmente il doppio di quelli necessari) capaci di svolgere la stessa funzione, così da aumentarne l’affidabilità. La ridondanza è basilare per avere sempre una copia dei dati ma anche per avere un’infrastruttura energetica supplementare (per esempio batterie e generatori elettrici indipendenti) in grado di fornire l’energia elettrica necessaria in caso di blackout improvvisi.

Si sono fatti molti progressi nella progettazione e realizzazione dei data center e le linee guida per la realizzazione di un data center seguono lo standard TIA-942. Nella TIA-942 sono presenti indicazini relative egli spazi e il design dei CED, alla realizzazione dei cablaggi ed alle condizioni ambientali. I nuovi data center sono impostati sui concetti di scalabilità e modularità che consentono di essere adattati alle varie esigenze. Molte aziende hanno rinunciato ad avere al proprio interno un data center optando ad essere presenti in uno spazio esterno in cloud condiviso con altri abbattendo anche i costi di realizzazione.

 

La certificazione TIER

La certificazione TIER, rilasciata dall’ente indipendente Uptime Institute, assegna ai data center 4 livelli:

  • TIER I: nessuna ridondanza di infrastruttura. Disponibilità minima dell’infrastruttura pari al 99.671%. (down di servizio che può arrivare fino a circa 28 ore all’anno).
  • TIER II: ridondanza parziale. Garantisce la ridondanza delle componenti più “critiche”, come gli impianti di alimentazione e di condizionamento. La disponibilità minima è del 99.741%, (down di circa 23 ore all’anno)
  • TIER III: alta ridondanza. C’è la ridondanza totale dei componenti, (elettrici, networking, climatizzazione ed altro), quindi interruzioni limitate o nulle per guasti. La disponibilità dei servizi in questo caso può essere in linea con le necessità della tua Azienda: la disponibilità minima è del 99.982%, (down di un’ora e mezza all’anno).
  • TIER IV: ridondanza quasi perfetta che prevede la presenza di sistemi automatici che possono “reagire” ai guasti. Purtroppo la percentuale del 100% di disponibilità può non esserci ma un data center TIER IV è disponibile quasi al 99.995%, (down di 26 minuti all’anno).

Le certificazioni ISO

La ISO 9001 è la normativa di riferimento per chi vuole sottoporre a controllo qualità il proprio processo produttivo in modo ciclico, partendo dalla definizione dei requisiti (espressi e non) dei clienti, arrivando fino al monitoraggio di tutto il percorso/processo produttivo. La ISO 14001, stabilisce i requisiti di un sistema di gestione ambientale. Una certificazione che assicura che il provider stia facendo tutto il possibile per assicurare una gestione corretta della privacy dei dati è la ISO 27001.

 

Quanti sono i data center in Italia?

 Secondo quanto rileva datacentermap.com in Italia al momento i data center sono 66

Arezzo(3), Ascoli Piceno (1), Bari (1), Bergamo (2), Bologna (3), Brescia (1), Castel San Pietro Terme (1), Catania (2), Citta St Angelo (1), Firenze (2), Genova (1), Lucca (1), Manocalzati (1), Milano (23), Padova (2), Palermo (2), Piacenza (1), Pisa (1), Pordenone (1), Roma (6), Torino (4), Treviso (2), Udine (2), Udine (2), Venezia (2).

 

 

Share this…

About author

digitalvoice

555555555555555555555ssssssssssss