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Dall’infrastruttura al dato: l’importanza del “Digital Human factor” nei progetti di digital transformation
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Multicloud Retelit – primo appuntamento

La “Cloud transformation” ha bisogno di competenze, focalizzazione e conoscenza del territorio, tanto quanto di tecnologia e infrastruttura. Comincia da questo mese un viaggio in quattro tappe alla scoperta del Multicloud Retelit: una guida pratica per imprenditori e manager che intendono affrontare la migrazione verso il cloud con un approccio strategico in cui persone e processi lavorano insieme.

Il quadro che emerge dai dati 2019 presentati recentemente dall’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano, descrive uno scenario apparentemente contraddittorio. Se da una parte il modello cloud risulta oggi la scelta preferibile per nuovi progetti digitali, dall’altra permangono difficoltà e resistenze nel percorso di trasformazione abilitato dal cloud. I numeri che emergono riportano che nel 31% delle realtà di grandi dimensioni (per l’11% è addirittura l’unica scelta possibile) e nel 54% dei casi rappresenta, nella variante ibrida, la naturale evoluzione dei sistemi informativi.

L’IMPORTANZA DI CONIUGARE LE PERSONE AI PROCESSI

Mariano Corso, Direttore Scientifico dell’Osservatorio, ha evidenziato come le lacune riguardino soprattutto la visione strategica, intesa come capacità di vedere i benefici di lungo periodo del cloud non solo attraverso la lente del vantaggio economico, il tema delle competenze digitali, ancora insufficientemente sviluppate nelle nostre aziende, e infine la scarsa presenza di centri di competenza dedicati al cloud in grado di guidare questa trasformazione. In ultima istanza a mancare è la capacità di coniugare le persone ai processi, di calare la digital transformation nel concreto contesto aziendale e accompagnare il cambiamento con soluzioni dedicate.

Nel panorama italiano fa da contraltare a questa tendenza l’esperienza di Retelit che, partendo dalla sua storica identità di operatore infrastrutturale, ha saputo evolversi in un vero e proprio “Digital Human Hub” in cui know-how, infrastrutture, competenze e tecnologie si intrecciano per supportare le aziende verso una completa cloud transformation.  Retelit è un abilitatore a 360° per la digital transformation con aspetti e peculiarità fondamentali, tutti importanti, su cui basa la sua offerta di soluzioni indirizzate ad aziende e PA.

Retelit, a questo proposito, parte da radici solidissime: l’infrastruttura in fibra ottica di proprietà della società si sviluppa per oltre 12.500 chilometri collegando Data Center, poli sportivi, centri urbani e aree industriali strategiche e coprendo le aree più popolate della Penisola; a questa si aggiungono servizi che vanno dalla connettività al Multicloud, dalle soluzioni di Cyber Security e Application Performance Monitoring ai servizi di rete basati su tecnologia Software Defined WAN: una rete intelligente definita e gestita attraverso regole software.

L’IMPORTANZA DEL FOCUS SUL TERRITORIO ITALIANO

Un secondo fattore premiante è la particolare vicinanza di Retelit all’impresa italiana, vicinanza che non è solo prossimità geografica ma soprattutto culturale: la comprensione delle problematiche specifiche di un’azienda non può infatti prescindere dal contesto in cui questa vive e opera e Retelit, grazie alla sua ventennale esperienza nel mercato italiano, sa rispondere con un approccio tailor made alle necessità, ai dubbi e alle aspettative dei CIO che non sempre trovano adeguata risposta nelle soluzioni proposte da altri operatori. Italianità che ritroviamo peraltro anche nell’ampio ecosistema di partners attivati da Retelit sul marketplace della sua piattaforma Multicloud e che consentono di coprire in modo dinamico le esigenze delle aziende clienti in diversi ambiti (dalla Security al Networking Analytics, dai Big Data all’e-commerce). Anche in questo caso la scelta è stata infatti quella di privilegiare, ove possibile, le soluzioni “made in Italy”, cloud native e opensource.

Questo è un elemento fondamentale di differenziazione rispetto agli altri fornitori PaaS e IaaS non tanto sul piano delle tecnologie quanto su quello della rapidità di comprensione e di esecuzione e della flessibilità/scalabilità delle soluzioni proposte.

L’IMPORTANZA DELL’ORCHESTRAZIONE DEGLI AMBIENTI MULTICLOUD

Un terzo punto di forza, su cui poggia l’architettura di Retelit, è la governance dell’infrastruttura multicloud. Quella sviluppata da Retelit, infatti, è la prima vera soluzione di Public Cloud, erogata su due Data Center in Italia (Milano/Bologna) che integra in logica end-to-end soluzioni di cloud ibridi che comprendono servizi cloud nei Data Center, outsourcing tradizionale di infrastrutture, ambienti legacy dei clienti e Cloud pubblici erogati dai grandi player come AWS e Microsoft Azure.

Lavorare in un ecosistema autenticamente Multicloud come questo può risultare complesso senza il supporto di strumenti e competenze che consentano di orchestrare le diverse risorse e non solo la mera connessione a più ambienti cloud. Retelit con la sua piattaforma si propone proprio di gestire ambienti eterogenei e complessi in modo centralizzato, coerente e agile.

Come evidenziato infatti da Jean-Baptiste Su, analista di Atherton Research, “il bisogno di semplicità si intreccia con la crescente complessità e ricchezza di strumenti a disposizione di chi sviluppa nuove tecnologie”. Il network sta diventando, per tutti questi motivi, il punto centrale del mondo delle comunicazioni: le nuove reti sono dei ponti che attraversano gli altri network preesistenti, tanto da poter parlare dello sviluppo sempre maggiore dei NaaS, i Network as a Service.

È qui che il tema dell’orchestrazione, ovvero l’utilizzo di strumenti software per il coordinamento dei diversi mondi compresenti all’interno dei sistemi informativi aziendali, diventa strategico e definisce la peculiarità della piattaforma Multicloud che Retelit ha sviluppato con la partnership tecnologica di Huawei. Basandosi sul sistema Open stack, il Multicloud di Retelit permette ai clienti di beneficiare di un ambiente aperto, scalabile e libero da vincoli di dipendenza verso uno specifico fornitore (vendor lock-in).

L’orchestrazione viene effettuata utilizzando la tecnologia SD-WAN, che permette una definizione software della rete, rendendola intelligente e più vicina ai requisiti specifici dell’applicazione, gestendo la sua complessità, ottimizzando i costi di gestione e semplificando i modelli di management di reti e cloud eterogenei. L’armonizzazione permessa da SD-WAN non preclude la scelta di altre tecnologie di altri fornitori e la possibilità di integrare diversi operatori. Retelit, in questo senso, dirige l’esigenza del suo cliente su chi, tra i propri partner, meglio si adatta alle specifiche esigenze aziendali garantendo la migliore performance competitiva.

LA SCELTA DI LIMITARE IL TARGET

Il quarto punto di forza di Retelit è in realtà frutto di una rinuncia. La gestione della complessità comporta necessariamente una pari attenzione al tema della qualità che si traduce nella scelta, inevitabile, di focalizzarsi su un target ben preciso. La scelta è stata da subito di rivolgere l’offerta esclusivamente al target delle aziende e della PA, escludendo la pur importante – e remunerativa – utenza residenziale, perché questo avrebbe inevitabilmente abbattuto la qualità offerta, oltre che la focalizzazione dell’offerta, alterando inevitabilmente verso il basso gli indici di performance.

Retelit, inoltre, come Cloud Service Provider Partner certificato da AgID per le Pubbliche Amministrazioni, dà la possibilità ai propri partner di integrare le loro soluzioni software sulla piattaforma Multicloud per essere rivendute alla PA.

CONCLUSIONI E APPUNTAMENTO AL PROSSIMO ARTICOLO

Ricapitolando, possiamo dire che la forza del Digital human hub” di Retelit poggia su 4 pillar:

  1. Il capitale umano: la competenza è uno dei fattori di investimento più importanti in Retelit e viene messo a disposizione dei clienti attraverso team dedicati che sviluppano soluzioni specifiche per singoli mercati verticali.
  2. Il Focus sul territorio italiano che permette di comprendere più compiutamente e rapidamente le problematiche dei clienti, creando un ecosistema “made in Italy” con le aziende partner, anch’esse focalizzate in Italia.
  3. Il tema dell’orchestrazione degli ambienti Multicloud attraverso la tecnologia SD-WAN che non è solo una connessione tra cloud ma permette una gestione integrata attraverso un’unica piattaforma, rendendo al tempo stesso intelligente l’infrastruttura di rete.
  4. La scelta di orientare il proprio business verso un target esclusivamente formato da aziende e PA, escludendo l’utenza residenziale, che consente a Retelit di mantenere gli elevati standard di performance della propria offerta.

Nelle prossime uscite di questo speciale dedicato al tema della Cloud Migration, inizieremo ad entrare nello specifico dei vari pillar su cui poggia l’offerta di Retelit, approfondendo prima le caratteristiche e la specificità dell’Infrastruttura Multicloud (nel numero in uscita a fine novembre), proponendo (nel numero di gennaio) un’introduzione alla piattaforma marketplace e concludendo (a febbraio) con un approfondimento sul tema dell’orchestrazione delle applicazioni e dei dati.

(continua)

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