Prosegue il percorso intrapreso da Assotelecomunicazioni-Asstel con i Sindacati di categoria che mira a consolidare un quadro di regole per le attività di call center in una cornice di sostenibilità per le imprese del settore. E’ in questo scenario che nasce il recente decreto con cui il Ministero del Lavoro ha definito il costo del lavoro medio per il personale dipendente da imprese che svolgono attività di call center.
“La firma del Decreto – afferma Laura Di Raimondo direttore di Assotelecomunicazioni-Asstel – giunge al termine di un confronto aperto e costruttivo tra Asstel e SLC CGIL, Fistel Cisl, Uilcom Uil e UGLTelecomunicazionisociali che ha reso possibile stabilire il costo del lavoro medio per i lavoratori dipendenti occupati nel settore dei call center. In questo modo viene individuato il costo medio di riferimento in funzione dei futuri affidamenti da parte di amministrazioni aggiudicatrici ed enti aggiudicatori di servizi di call center, così come previsto dal Codice dei contratti pubblici e dall’articolo 24-bis del Decreto-legge n. 83 del 2012”.
“Asstel – prosegue Di Raimondo – ritiene strategico aiutare il settore dei call center a evolvere verso un assetto di buona imprenditoria, fattore essenziale per evitare l’insorgere di fenomeni distorsivi, che hanno ripercussioni negative su aziende e lavoratori. Per questo l’associazione è fortemente impegnata nel contribuire a definire regole per lo svolgimento di tali attività, capaci di assicurare garanzie ai lavoratori e innalzare i livelli di competitività, produttività e qualità nell’operatività delle aziende” .
Nella foto Laura Di Raimondo direttore di Assotelecomunicazioni-Asstel