Blockchain: da IBM prima piattaforma globale per la filiera alimentare
AZIENDE 29 Agosto 2017 digitalvoice
Un consorzio di aziende che include Nestlé, Walmart, Dole, Golden State Foods, Kroger, Tyson Foods e McCormick and Company ha annunciato la collaborazione con IBM per un progetto basato su tecnologia blockchain che ha l’obiettivo di migliorare la trasparenza della filiera alimentare a livello globale.
“A differenza delle precedenti tecnologie, la blockchain sta trasformando il modo con cui organizzazioni analoghe agiscono congiuntamente e creano un livello di fiducia che si basa su un’unica visione della realtà”, spiega Marie Wieck, General Manager, IBM Blockchain. “La piattaforma IBM è l’esempio concreto dell’enorme potenziale di questa entusiasmante tecnologia e permette alle organizzazioni, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore in cui operano, di migliorare il modo con cui vengono svolte le attività”.
Ogni anno una persona su dieci contrae malattie in seguito all’assunzione di cibo contaminato e 400.000 persone muoiono a causa di ciò. Molti dei problemi critici che riguardano la sicurezza alimentare, come contagio incrociato e diffusione di patologie, sono acutizzati dal mancato accesso a informazioni e tracciabilità. L’identificazione del punto esatto dal quale si è originato il problema può richiedere settimane, con tutti i rischi legati alla sua diffusione, ai minori ricavi e allo spreco dei prodotti. Ad esempio, per identificare la fonte di contaminazione agricola in occasione di un recente caso di salmonella nella papaya sono stati necessari più di due mesi.
La blockchain è lo strumento ideale per affrontare tali sfide poiché definisce un ambiente fidato per tutte le transazioni. Nel caso della supply chain alimentare, tutti i partecipanti – agricoltori, fornitori, trasformatori, distributori, rivenditori, regolatori e consumatori – possono accedere alle informazioni relative all’origine e allo stato degli alimenti a ogni passo della catena. Ciò permette a tutti i componenti dell’ecosistema di tracciare velocemente, e all’origine, i prodotti che sono stati esposti a un contagio, assicurando così la rimozione dagli scaffali e fermando la diffusione di problemi sanitari.
In test svolti sia in Cina che negli Stati Uniti, IBM e Walmart hanno di recente dimostrato che la blockchain può essere utilizzata per tracciare un prodotto, dall’azienda agricola per tutti gli stadi successivi fino agli scaffali del negozio, nel giro di pochi secondi, anziché in giorni o settimane. Questi test hanno inoltre dimostrato che le parti coinvolte nell’intera supply chain alimentare globale considerano la sicurezza degli alimenti un problema di collaborazione piuttosto che un problema di concorrenza, e sono disponibili a cooperare per migliorare il sistema alimentare globale.
La piattaforma si basa su un’architettura che utilizza oltre il 55% dei sistemi di transazione globali attualmente esistenti. Si tratta della prima offerta che permette di effettuare gli aggiornamenti della rete durante il suo funzionamento, senza alcun tempo di fermo. Operando nel cloud IBM, essa offre una protezione eccezionale dagli abusi di credenziali degli utenti interni e da malware hardware, e assicura la protezione della crittografia hardware. IBM Blockchain Platform permette il livello di protezione 4 FIPS140-2 antimanomissione, il più elevato disponibile in commercio per le chiavi di crittografia. IBM non può accedere in nessun caso ai dati crittografati dell’ecosistema blockchain, neppure per decisione giudiziaria.
Nella foto Marie Wieck, General Manager, IBM Blockchain