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Banda ultralarga, Eolo ed il 5G
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La EOLO SpA da sempre impegnata a portare la banda ultralarga nei territori italiani più difficili, ha recentemente acquisito dal MISE, con un investimento di 10 milioni di euro, i diritti d’uso per 224MHz di spettro radio a 28GHz su scala nazionale, il cui deployment in campo inizierà a breve. A partire dal secondo semestre 2017, le tecnologie “5G ready” di EOLO saranno in grado di erogare agli utenti servizi di connettivitàcon una velocità pari a 100Mbps in download e 50Mbps in upload.

«Da anni EOLO ha messo in campo importanti investimenti di ricerca e sviluppo per migliorare la rete verso il 5G puntando su velocità di banda, efficienza spettrale e bassa latenza –commenta Luca Spada, CEO di EOLO–. Si tratta di un passo fondamentale per rendere il nostro Paese davvero competitivo in Europa, dove siamo al 25° posto in quanto a sviluppo dell’economia e della società digitale, e nel mondo. EOLO, mettendo a disposizione rete e competenze, è pronta a giocare un ruolo da protagonista per rendere il cambiamento possibile anche nelle aree più periferiche d’Italia».

«Per agevolare anche lo sviluppo del 5G fisso (il Fixed Wireless Access) –commenta Luca Spada–, occorrono ulteriori frequenze specificatamente dedicate e modelli di assegnazione ad hoc. In quest’ottica, la sperimentazione avviata recentemente dal MISE sulle frequenze 3.6-3.8 MHz dovrebbe coinvolgere anche l’FWA, soprattutto nelle aree extra-urbane e rurali, da sempre i territori dove gli operatori wireless fissi hanno investito».

Il tema è quanto mai attuale ed è stato al centro dei lavori del Digital Regulation Forum 2017, svoltosi a Londra il 28 e il 29 marzo, dove i decisori delle istituzioni europee si sono confrontati assieme a investitori e principali player del mercato.

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