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Autovelox, regole più chiare con l’ultima circolare del ministro Minniti
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Molte le novità della “direttiva Minniti”sul proliferare di dispositivi autovelox il cui uso deve essere regolamentato da norme più comprensibili.

Il Ministero dell’Interno ha emanato un’importante direttiva in proposito, con lo scopo di fare un po’ di chiarezza: la cosidetta direttiva Minniti. La circolare stabilisce che «l’impiego di postazioni fisse di rilevamento senza la presenza degli operatori di polizia non può ritenersi una modalità ordinaria di controllo, ma rappresenta uno strumento utilizzabile solo su alcune strade ed in presenza di determinate condizioni. In tutti gli altri casi perciò dovranno utilizzarsi sistemi di rilevamento della velocità sotto il direttivo controllo e con la presenza di un operatore di polizia».

Basta con la giungla dei cartelli: rimozione di vecchi cartelli laddove i controlli non vengono effettuati, obbligo di posare per terra i cartelli di preavviso anche se ci sono già cartelli fissi di avviso; la direttiva fissa anche le distanze minime indicative per i cartelli – dai 250 metri per autostrade e strade extraurbane principali, ai 150 metri per le strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento con velocità superiore a 50 km/h, fino a 80 metri per tutte le altre strade -. In ogni caso la direttiva specifica che tale distanza non può essere superiore a 4 km e che “tra il segnale di avviso e la postazione di controllo non devono essere presenti intersezioni o immissioni laterali di strade ad uso pubblico”.

Proibiti gli “agguati”, in quanto la postazione dell’autovelox deve essere visibile e non nascosta, ad esempio dietro una siepe o da un’auto civetta. Un’altra novità che tutela gli automobilisti è quella che introduce l’obbligo della taratura dell’autovelox, che deve essere eseguita almeno una volta all’anno, e dei controlli sulla perfetta funzionalità delle apparecchiature, la cui documentazione deve essere messa a disposizione del pubblico. L’auto di servizio delle forze dell’ordine che presidiano la postazione di rilevamento elettronico della velocità, invece, non deve per forza essere in posizione ben visibile dagli automobilisti, purché, però, gli agenti restino accanto all’autovelox e indossino sempre la divisa.

Nella foto il Ministro dell’Interno Marco Minniti

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