Ora punta alle banche e sfida Microsoft e Google
Amazon è stata tra le prime grandi società a vendere merci sul web, diventando una delle aziende simbolo del boom di Internet alla fine degli anni ’90; e prosegue oggi il suo percorso di crescita e amplia il raggio di azione andando alla conquista di nuovi mercati.
La società è guidata da quattro principi: «ossessione per il cliente piuttosto che attenzione verso la concorrenza, passione per l’innovazione, impegno per un’eccellenza operativa e visione a lungo termine» che fino ad oggi hanno funzionato, sostenendone il successo.
Dalla vendita di libri, Amazon ha esteso la gamma dei prodotti a dvd, cd musicali, software, videogiochi e prodotti elettronici, per poi passare ad ogni sorta di prodotto, diventando un colosso della distribuzione in tutto il mondo.
Bezos nel frattempo è diventato il proprietario anche del Washington Post, per il quale ha sborsato 250 M$, applicando al giornale, in perdita da anni, le stesse logiche dell’e-commerce, ovvero “prima i volumi e poi i profitti”; e attivando una partnership con altri 270 quotidiani americani è riuscito nell’impresa di raddoppiare i visitatori unici mensili sul sito della sua testata.
Amazon si è poi lanciata nel settore alimentare, dove da tempo è presente con il servizio «Fresh» per la consegna di alimenti freschi, che si aggiunge a quella di alimenti non deperibili.
Il servizio Prime Now è partito anche in Italia, con consegna a Milano e in 34 comuni dell’hinterland, ma solo per alimenti a lunga scadenza come pasta e biscotti, mentre negli Usa l’azienda sta sperimentando le consegne di cibo a 360 gradi: dopo i prodotti freschi come frutta e verdura, ora recapita anche pasti caldi, grazie ad accordi con alcuni ristoranti.
Di recente il gruppo ha allargato la sua sfera d’azione ai supermercati, siglando per la prima volta un accordo di vendita online dei prodotti della catena britannica Morrisons.
Si dice che Bezos stia ora corteggiando gli istituti di credito per offrire i servizi cloud di Amazon alle grandi banche degli Stati Uniti; e la sfida sarebbe verso Microsoft e Google. Facendo leva sugli alti standard di sicurezza offerti e sui notevoli risparmi ottenuti dall’avvenuto raggiungimento di rilevanti masse critiche ed automatismi di eccellenza, Amazon avrebbe già avviato le prime trattative con JP Morgan e Citigroup.