L’Unione Europea sfida la Cina all’OMC sui diritti d’autore per il settore dell’alta tecnologia dell’UE
PRIMO PIANO 23 Gennaio 2025 digitalvoice

La Commissione europea ha chiesto consultazioni in seno all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) al fine di eliminare le pratiche commerciali sleali e illegali della Cina nel settore della proprietà intellettuale.
La Cina ha autorizzato i suoi tribunali a fissare percentuali obbligatorie mondiali per i diritti d’autore relativi a brevetti essenziali dell’UE, senza il consenso dei titolari dei brevetti. Questo spinge le imprese europee innovative ad alta tecnologia a ridurre le loro percentuali su scala mondiale, offrendo così ai produttori cinesi un accesso più economico a tali tecnologie europee in modo non equo,
e interferisce indebitamente con la competenza dei tribunali dell’UE in materia di brevetti europei. La Commissione è fermamente convinta che tali pratiche siano incompatibili con l’accordo dell’OMC sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS).
Poiché la Cina non ha contribuito al raggiungimento di una soluzione negoziata soddisfacente, l’UE è costretta a chiedere consultazioni quali primo passo nella procedura di risoluzione delle controversie in seno all’OMC, al fine di garantire che le sue industrie dell’alta tecnologia, in particolare nel settore delle telecomunicazioni, possano esercitare con efficacia i loro diritti di brevetto e tutelare i loro investimenti nell’innovazione.
Prossime tappe
Le consultazioni richieste dall’UE per la risoluzione della controversia rappresentano il primo passo della procedura di risoluzione delle controversie dell’OMC. Se non porteranno a una soluzione soddisfacente entro 60 giorni, l’UE può passare alla fase del contenzioso e chiedere all’OMC di istituire un panel per pronunciarsi sulla questione.
Contesto
Il caso in questione riguarda i brevetti essenziali, che proteggono tecnologie essenziali per la fabbricazione di prodotti conformi a una norma, ad esempio il 5G per i telefoni cellulari. Le imprese europee detengono numerosi brevetti ad alta tecnologia, in particolare nel settore delle telecomunicazioni, che conferiscono loro un vantaggio tecnologico. Fissando percentuali dei diritti d’autore a livello mondiale per tali brevetti, la Cina ha tentato di costringere le imprese dell’UE a offrire ai produttori cinesi un accesso più economico a tale tecnologia europea.
La prassi dei tribunali cinesi di fissare percentuali dei diritti d’autore a livello mondiale per i brevetti essenziali è collegata a un’altra controversia, quella delle “anti-suit injunctions”, decisioni mirate a vietare le azioni in giudizio, attualmente oggetto di impugnazione da parte dell’UE in sede di OMC. Le “anti-suit injunctions” cinesi limitano di fatto, tramite ammende o altre sanzioni, le possibilità dei titolari di brevetti ad alta tecnologia di far valere i loro diritti di proprietà intellettuale rivolgendosi a un tribunale non cinese. Il panel dell’OMC istituito in tale caso (DS 611) dovrebbe pubblicare una relazione nel primo trimestre del 2025.
Maroš Šefčovič (FOTO) , Commissario per il Commercio e la sicurezza economica e per le Relazioni interistituzionali e la trasparenza dichiara “Le dinamiche industrie dell’alta tecnologia dell’UE devono poter competere equamente e in condizioni di parità. In caso contrario, la Commissione interviene in modo risoluto per tutelare i loro diritti. La R&S è un motore di innovazione che garantisce la leadership dell’UE nello sviluppo di tecnologie future e deve essere adeguatamente ricompensata. Contestiamo queste pratiche commerciali sleali in seno all’Organizzazione mondiale del commercio”.