L’UE raggiunge un accordo sulle norme del mercato del carbonio e sul nuovo obiettivo di finanziamento per il clima
PRIMO PIANO 28 Novembre 2024 digitalvoice
Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP29 di Baku, la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE hanno assunto un ruolo guida nell’intermediazione di un accordo per allineare i flussi finanziari globali agli obiettivi dell’accordo di Parigi. Attraverso l’adozione di un nuovo obiettivo quantitativo collettivo (NCQG) per i finanziamenti per il clima, l’UE ha ampliato con successo la base di contribuenti globali per i finanziamenti per il clima. Il NCQG prevede che più paesi contribuiscano al finanziamento, riflettendo le loro crescenti emissioni e il loro peso economico. L’accordo conferisce inoltre un ruolo rafforzato alle banche multilaterali di sviluppo (MDB), massimizzando l’effetto leva e l’impatto dei fondi pubblici attingendo e mobilitando ingenti finanziamenti privati. Le parti hanno convenuto che i finanziamenti combinati da tutte queste fonti dovrebbero raggiungere almeno 1,3 trilioni di dollari all’anno entro il 2035.
All’interno di questo obiettivo più ampio c’è l’impegno da parte dei paesi sviluppati di assumere un ruolo guida nella mobilitazione di 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035 per l’azione per il clima dei paesi in via di sviluppo. Questo obiettivo fondamentale può essere conseguito attraverso un’ampia gamma di fonti, compresi i finanziamenti mobilitati dalle banche multilaterali e, per la prima volta, i contributi di altri paesi. Si è trattato di una richiesta fondamentale dell’UE per garantire che altri paesi facciano la loro giusta parte nell’erogazione e nella mobilitazione dei finanziamenti, in linea con la loro capacità finanziaria. Non vi è alcuna quota assegnata di questo contributo per l’UE o gli Stati membri e le decisioni su come raggiungere questi obiettivi spetteranno ai governi degli Stati membri e all’UE, attraverso i bilanci nazionali e il QFP.
La squadra negoziale dell’UE ha inoltre messo a punto con successo le norme che apporteranno maggiore integrità ambientale, trasparenza e responsabilità ai mercati internazionali del carbonio a norma dell’articolo 6 dell’accordo di Parigi. Il meccanismo di accredito di cui all’articolo 6, paragrafo 4, fisserà un nuovo standard sostenuto dalle Nazioni Unite per le compensazioni di carbonio di alta qualità e le nuove norme per la registrazione e il monitoraggio dei trasferimenti internazionali apporteranno trasparenza agli accordi bilaterali sul carbonio tra le parti. Ciò consentirà una riduzione e un’eliminazione delle emissioni efficaci sotto il profilo dei costi.
Durante la COP29 l’UE si è unita a un gruppo di altri paesi ambiziosi nell’annunciare la sua intenzione di presentare un NDC allineato a 1,5°C l’anno prossimo, ponendo le basi per altri paesi. Per portare avanti la transizione verso l’energia pulita, la Commissione e Beyond Oil and Gas Alliance hanno annunciato un partenariato sulla transizione dai combustibili fossili. La Commissione ha inoltre avviato una nuova tabella di marcia del partenariato per la riduzione del metano al fine di accelerare ulteriormente la riduzione delle emissioni di metano associate alla produzione e al consumo di energia fossile, in collaborazione con una serie di paesi partner, organizzazioni internazionali, ONG e banche di sviluppo.
Durante la COP29, l’UE ha pubblicato la sua prima relazione biennale sulla trasparenza (BTR), prima della scadenza di fine anno. La presentazione dei BTR è una pietra miliare significativa nell’attuazione dell’accordo di Parigi, che rafforza la responsabilità e la collaborazione nella lotta globale contro i cambiamenti climatici, come delineato nell’ambito del quadro rafforzato di trasparenza dell’accordo di Parigi.
NELLA FOTO Ursula von der Leyen , Presidente della Commissione europea