Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website
Legge di bilancio: compreso il piano Industria 4.0
Share this… Facebook Pinterest Twitter Linkedin Legge di bilancio: compreso il piano Industria 4.0
abb rinascimento dig

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro Pier Carlo Padoan hanno illustrato in conferenza stampa il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019 approvato dal Consiglio dei Ministri n.136. La manovra economica lievita a 26,5 miliardi mentre la cifra precedente era di 24,5 miliardi.

Oltre alla legge di bilancio – precisa Renzi – è stato approvato un dl che interviene sui fondi 2016; si va a chiudere la parentesi di Equitalia aprendo un capitolo nuovo che non comporta la rottamazione delle cartelle ma la fine degli interessi elevati e delle more”; secondo il nuovo programma Equitalia confluirà nell’Agenzia delle Entrate e per tale passaggio saranno necessari almeno sei mesi.

“L’Italia non va ancora bene ma dopo due anni e mezzo va un po’ meglio di prima, non siamo contenti, abbiamo fame di risultati positivi ma Italia va meglio. Passo dopo passo”, continua Renzi. La manovra per il 2017 è fatta “di 6 capitoli, il più importante è la competitività” sulla quale ci sono “20 miliardi in più anni, aggiunge il premier al termine del Cdm che ha varato la legge di Bilancio, citando gli interventi per Industria 4.0 e il superammortamento. Il piano Industria 4.0 è stato recepito integralmente ed anche la conferma del taglio IRES dal 27,5 al 24% (quasi 4 miliardi) che va ad aiutare specialmente le piccole imprese.

Tra i provvedimenti ne accenniamo alcuni: 2 miliardi in più nella Sanità, dodici miliardi di investimenti pubblici in tre anni, un miliardo in più per le scuole, 600 milioni per la famiglia con modifica dell’Irpef nel 2018, 7 miliardi di euro in tre anni per la quattordicesima alle pensioni più basse e per l’anticipo pensionistico, 1,9 miliardi per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, per le forze armate, la polizia e le nuove assunzioni, l’Ires scende dal 27,5% al 24% e nasce l’Iri, (l’imposta sul reddito dell’imprenditore) con una aliquota semplificata al 24% per profitti di artigiani e titolari di Pmi. Inoltre viene cancellata l’Irpef agricola.

Il rapporto deficit/Pil si attesterà nel 2017 al 2,3%. Il dato, che sarà inserito nel Documento programmatico di Bilancio (Draft Budgetary Plan), è rivisto al rialzo rispetto al 2% della Nota al Def. La crescita del Pil rimane all’1%.

Share this…

About author

digitalvoice

555555555555555555555 ssssssssssss