“La mobilità del possibile”: Come evolvono i bisogni di mobilità dei consumatori italiani
EY INNOVAZIONE 19 Novembre 2019 digitalvoice

Lo sviluppo dell’ecosistema della smart mobility, di una mobilità più efficiente, sostenibile e inclusiva, incentrata sulle esigenze del viaggiatore e capace di migliorarne l’esperienza sono stati i temi al centro del convegno “La Mobilità del Possibile”che si è tenuto a Milano presso il Palazzo della Regione. Sono intervenuti importanti CEO delle aziende Auto, Trasporto e Mobilità e rappresentanti delle istituzioni che si sono confrontati su un settore che sta attraversando una completa trasformazione, sia nella prospettiva del consumatore sia in quella degli operatori.
Per scoprire come evolvono i bisogni di mobilità dei consumatori italiani e quale impatto stanno avendo i trend del settore sulle loro aspettative e il loro comportamenti nell’ambito della mobilità, EY ha realizzato, per il secondo anno, una ricerca su un campione di 1.500 consumatori italiani.
Dallo studio emerge che l’88% degli intervistati si sposta per ragioni extra professionali, mentre solo il 63% lo fa per ragioni professionali. I giovani sotto i 24 anni si spostano, soprattutto, per esigenze di tempo libero, mentre per gli anziani (over 65) le commissioni e la spesa rappresentano il principale motivo di spostamento.
Il 93% degli utenti Italiani dichiara di possedere, all’interno del proprio nucleo familiare, almeno un’automobile. L’utilizzo dell’auto rimane la prima scelta di mobilità (70% degli intervistati), favorita dalla necessità di libertà e dalla frequente inadeguatezza delle infrastrutture e dell’offerta pubblica di servizi di mobilità alternativi. Circa il 49% di coloro che utilizzano assiduamente (oltre 4 volte alla settimana) i mezzi privati sarebbe disponibili a cambiare il proprio mezzo se fosse disponibile una valida e più economica alternativa.
I driver che guidano la scelta di mobilità degli italiani sono nella maggioranza dei casi strettamente connessi ad una maggiore libertà (45%), alla comodità del servizio offerto (44%) e al risparmio del tempo (43%).
Economicità (39%), disponibilità di mezzi pubblici per il proprio percorso (37%) e puntualità (35%) sono i fattori che spingerebbero i consumatori a cambiare la modalità di trasporto utilizzata per i propri spostamenti.
Dalla ricerca EY emerge che le auto elettriche e ibride si stanno ritagliando una quota di mercato potenziale decisamente significativa: il 47,4% degli intervistati ha dichiarato che, se dovesse cambiare la macchina nei prossimi 3 anni, sceglierebbe un modello elettrico o ibrido. Il dato può essere interpretato come un desiderio crescente di mobilità realmente sostenibile, determinato, oltre che da una maggior sensibilità verso l’ambiente, anche dalle numerose misure restrittive varate dalle varie municipalità.
Emerge che sta crescendo la tendenza verso la ricerca e l’uso di mobilità smart. L’88% degli intervistati, infatti, dichiara di conoscere, utilizzare o quanto meno di aver sentito parlare di almeno uno dei servizi di sharing operanti in Italia. Il 49% degli utenti dice di essere venuto a conoscenza di questi servizi grazie ad altri veicoli presenti per le strade, modalità di pubblicità più efficace dopo l’inserzione su siti web (53,8%).
Dichiara Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing Partner dell’area Mediterranea: “La smart mobility è un fenomeno rilevante e strategico per lo sviluppo sostenibile dell’economia. Si stima che, in Italia, questo mercato abbia un valore superiore ai 200 miliardi di euro e che nei prossimi 5 anni assorbirà circa 2,4 milioni di persone, di cui solo il 45% appartenenti al comparto automotive in senso stretto. Per crescere,” continua Iacovone “l’ecosistema della mobilità ha, però, bisogno che la dimensione istituzionale e quella infrastrutturale avanzino in parallelo, con un allineamento e coordinamento continui. Solo così si riuscirà a innovare le infrastrutture, a generare un ritorno degli investimenti in nuova mobilità e, soprattutto, ad aumentare e rendere più diffusi quei comportamenti “smart” in grado di generare un impatto concreto sulla salvaguardia dell’ambiente e su un consumo più sostenibile delle risorse e delle fonti energetiche”.
NELLA FOTO Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing Partner dell’area Mediterranea