La Commissione europea approva l’acquisizione di Banco BPM da parte di UniCredit, a determinate condizioni
ECONOMIAFINANZAPRIMO PIANO 20 Giugno 2025 digitalvoice

La Commissione europea ha approvato l’acquisizione di Banco BPM da parte di UniCredit, subordinando però l’approvazione al rispetto di alcuni impegni per tutelare la concorrenza nel mercato bancario italiano.
Punti principali:
Preoccupazioni della Commissione: L’operazione avrebbe potuto ridurre la concorrenza locale nei mercati dei depositi e dei prestiti, sia per i consumatori che per le PMI, in 181 aree italiane con forte sovrapposizione tra le attività di UniCredit e BPM.
Soluzione proposta: UniCredit ha accettato di cedere 209 filiali in quelle aree, eliminando così il rischio di potere di mercato eccessivo.
Valutazione positiva: Dopo queste modifiche, la Commissione ha concluso che non ci sarebbero più problemi di concorrenza.
Controllo degli impegni: Un esperto indipendente monitorerà il rispetto degli obblighi, sotto la supervisione della Commissione.
Richiesta di rinvio respinta: La Commissione ha negato la richiesta dell’autorità antitrust italiana di esaminare il caso a livello nazionale, ritenendo di avere maggiore competenza e interesse strategico nel garantire la concorrenza nel settore bancario europeo. L’articolo 9, paragrafo 3, del regolamento dell’UE sulle concentrazioni consente alla Commissione di rinviare in tutto o in parte la valutazione di un caso a uno Stato membro, a condizione che gli effetti sulla concorrenza siano limitati ai mercati all’interno dello Stato membro. Nel decidere se accettare o respingere tale richiesta di rinvio, la Commissione esamina, tra l’altro, quale sia l’autorità più adatta a trattare il caso.
La Commissione ha concluso che non vi sono motivi validi che giustifichino un rinvio dell’operazione all’Italia in applicazione dell’articolo 9, paragrafo 3, del regolamento dell’UE sulle concentrazioni. La Commissione ha particolare interesse a garantire che la concorrenza sia preservata in settori quali quello bancario e assicurativo, che rivestono un’importanza cruciale per lo sviluppo economico dell’Unione dei mercati dei capitali e dell’Unione del risparmio e degli investimenti. Inoltre, la Commissione si trova nella posizione ideale per trattare l’operazione in quanto ha sviluppato competenze significative nell’analisi dei mercati bancari. La Commissione ha pertanto respinto la richiesta.
NELLA FOTO Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea