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Inside Data Center: IBM apre le porte ai CIO
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Si è tenuto a Cornaredo(MI) l’evento in cui IBM ha deciso di aprire le porte del proprio Data Center cloud a un numero limitato di CIO. L’apertura dei lavori è stata fatta da Valentina Maresca  giornalista di Digital Voice  testata che ha collaborato fattivamente all’organizzazione di questo appuntamento cui hanno hanno aderito 24 CIO in rappresentanza di aziende di tutti i settori.

Dopo il primo intervento di  Fabio Cappelli, Partner EY e responsabile Cybersecurity per l’area Mediterranea, sono seguiti gli interventi degli esperti IBM Raffaele Pullo, che si è soffermato sulla gestione centralizzata del Data Center in questa sua accezione estesa, Andrea Marini, che ha parlato della capacità di adattamento delle infrastrutture fisiche e dei sistemi, e Luca Mambella, che ha trattato la Cyber Resiliency intesa come capacità di una organizzazione di continuare ad operare entro  livelli predeterminati in caso di attacchi informatici. Questi temi degli esperti IBM sono stati moderati dal giornalista Giancarlo Calzetta.

Si è parlato dell’evoluzione dei Data Center che in uno scenario di mutazione continua,  rivela indispensabile una vision che sappia accompagnare il business delle aziende con un occhio attento alla sicurezza, sempre trasversale e fondamentale per le imprese che devono fronteggiare attacchi sempre più sofisticati e organizzati.

La trasformazione dei Data Center, dunque, che risponde a quella di un mondo dall’iperconnessione crescente, va di pari passo con le risposte sempre più tempestive richieste da Information Technology e business. La vision di IBM è tutta incentrata nel superamento del vecchio Data Center, che vede dominante storage e quindi infrastruttura. In tal senso, l’hybrid cloud è la soluzione migliore per collegare i sistemi informatici tradizionali al cloud e si rivolge al meglio a chi ha bisogno di accedere in modo rapido ai dati, di disporre di nuovi servizi e di ridurre i costi, valorizzando nel contempo gli investimenti già effettuati.

IBM guarda a questi nuovi Data Center dalla combinazione dinamica di risorse, tradizionali e Cloud, che risiedono in diverse strutture fisiche e fanno leva su automazione, orchestrazione e Intelligenza Aumentata per essere utilizzate là dove le aziende devono elaborare le applicazioni più innovative. Un salto nel salto già operato, quindi, e finalizzato a un perfezionamento continuo. L’obiettivo è accompagnare la trasformazione insieme, in un percorso sinergico pieno di domande e dubbi che possono aiutare a trovare le risposte migliori, ancora più valide se condivise.  L’evento si è concluso con la visita al Data Center.

 

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