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Coalizione per promuovere il finanziamento di sistemi alimentari equi e sostenibili
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L’IFAD, Cassa Depositi Prestiti (CDP) e l’Agenzia Francese di Sviluppo (AFD) annunciano una nuova coalizione per promuovere il finanziamento di sistemi alimentari equi e sostenibili da parte delle banche pubbliche di sviluppo

 Creare sistemi alimentari equi e sostenibili, di cui possano beneficiare anche le popolazioni più vulnerabili della terra, richiederà investimenti massicci: secondo alcune stime, fino a 350 miliardi di dollari l’anno per il prossimo decennio. Le banche pubbliche di sviluppo (PDBs) hanno il potenziale per contribuire a finanziare questo processo, generando profitti economici e sociali esponenziali, secondo il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), che ha annunciato la formazione di una coalizione di partner per trasformare quel potenziale in azione.

“Le banche pubbliche di sviluppo fanno già investimenti significativi nel settore alimentare e nell’agricoltura. Se convogliamo e riorientiamo quegli investimenti per promuovere la transizione verso sistemi alimentari più equi e sostenibili, potremmo fare davvero la differenza”, ha dichiarato Gilbert F. Houngbo (nella foto), presidente dell’IFAD. “C’è bisogno che le banche pubbliche di sviluppo prendano parte a un’azione decisa, condivisa e risolutiva su scala globale, se vogliamo che i sistemi alimentari funzionino a beneficio di tutti, in particolare delle persone più povere che vivono nelle aree rurali e coltivano buona parte degli alimenti che consumiamo.”

“Il sistema finanziario mondiale dispone di risorse che potrebbero essere sfruttate per porre rimedio alle ingiustizie e alle inefficienze dei nostri sistemi alimentari, riducendo al tempo stesso il loro impatto nocivo sul pianeta”, ha detto Houngbo. “Abbiamo bisogno di protagonisti influenti, con la determinazione politica e la volontà di stabilire una nuova agenda e la disponibilità finanziaria necessaria a realizzarla.”

Il progetto di coalizione non conterà solo sulla collaborazione delle banche pubbliche di sviluppo, ma anche su quella di governi, istituti di ricerca, settore privato e società civile, per potenziare la capacità delle banche pubbliche di sviluppo di riorientare, ottimizzare e aumentare la portata dei loro investimenti a favore di progetti sociali ed ecologici, a beneficio dei piccoli agricoltori che vivono in alcuni dei paesi più poveri del mondo.

Per far questo, molte banche pubbliche di sviluppo devono ridefinire le finalità dei loro investimenti, migliorare la loro capacità di governance, focalizzazione degli interventi, valutazione e gestione del rischio, nonché rilevare e documentare in modo più accurato l’impatto sociale e ambientale dei loro investimenti. Molte di loro devono anche sviluppare strumenti più efficaci per stimolare investimenti da parte del settore privato, nonché prodotti finanziari accessibili e alla portata dei piccoli agricoltori e dei piccoli e medi imprenditori rurali. Questo richiede una maggiore condivisione di competenze, per poter accedere ai finanziamenti pubblici destinati a contrastare il cambiamento climatico  e mobilizzare risorse destinate alla riconversione ecologica.

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