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Aerospace & Defense Meetings: un successo l’edizione 2019 dedicata all’aerospazio
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La business convention internazionale per l’industria aerospaziale e della difesa, tenutasi all’Oval Lingotto di Torino il 26 e 27 novembre, si è confermata un appuntamento irrinunciabile per i player mondiali del settore: un incremento del 60% di buyer iscritti rispetto alla scorsa edizione del 2017 e più di 900 partecipanti, tra acquirenti e fornitori, 35 Paesi coinvolti, 110 aziende presenti, tra grandi gruppi multinazionali, PMI, start up e centri di ricerca, e più di 7.500 incontri B2B preorganizzati. Qualificata numericamente e qualitativamente la presenza del sistema aerospaziale piemontese con 89 imprese rappresentate, in particolare PMI, oltre a 4 tra Università e altre Istituzioni formative e 2 incubatori.

Un successo da attribuire a tutta la filiera organizzativa dell’evento: dalla Regione Piemonte, che in qualità di host sponsor inserisce l’iniziativa tra le attività a sostegno dell’internazionalizzazione del settore come il Progetto Integrato di Filiera e le azioni di attrazione di investimenti gestiti da Ceipiemonte, la Camera di commercio di Torino, host sponsor dell’evento insieme alla Regione, ITA – Italian Trade Agency, partner storico degli ADM che per questa edizione ha accompagnato a Torino una delegazione particolarmente nutrita sia di buyer che di investitori, ABE BCI,  ideatore e organizzatore degli ADM , oltre ai partner come il DAP – Distretto Aerospaziale Piemonte e AIAD,  nonché quelli industriali  Leonardo, Thales Alenia Space, Avio Aero, Collins Aerospace e Altec.

Fabrizio Ricca, Assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte dichiara  “Il nostro obiettivo, come Regione Piemonte, è chiaro e semplice: fare in modo che le eccellenze internazionali che si occupano di aerospaziale e difesa trovino nel nostro territorio un habitat in cui inserirsi facilmente per poter dialogare con aziende locali che rappresentano l’eccellenza italiana di questo settore. Eventi come questo vanno proprio in tale direzione e sono una ricchezza per il Piemonte. Le imprese piemontesi che partecipano a meeting come gli ADM devono sapere che la Regione sarà sempre al loro fianco per conquistare nuovi mercati e per far conoscere le sue eccellenze in tutto il mondo”.

Tante le novità messe in mostra negli stand dai player del settore, in particolare quelli piemontesi, che riconoscono in questo evento un appuntamento tra i più importanti e strategici anche per il “lancio” di nuove tecnologie.

Leonardo ha esposto un modello in scala 1.10 dell’European Male: programma europeo congiunto lanciato in collaborazione con Airbus D&S e Dassault Aviation per lo sviluppo della futura generazione dei velivoli senza pilota, il primo sistema aereo a pilotaggio remoto progettato per il volo in spazi aerei non segregati. Nello stand Leonardo anche la tecnologia ATOS, Airborne Tactical Observation and Surveillance System, un avanzato sistema per missioni aeree che integra e gestisce vari sensori e sub-sistemi per permettere ad aerei, elicotteri e velivoli senza pilota di svolgere operazioni di intelligence, sorveglianza, ricerca e soccorso. Con applicazioni sui versanti della sicurezza nazionale, ordine pubblico, militare e SAR (Search and Rescue).

Di forte impatto lo stand di Thales Alenia Space che ha realizzato oltre il 50% del volume pressurizzato della Stazione Spaziale Internazionale, certamente il più grande progetto di infrastruttura orbitante nella storia dell’uomo, contribuendo ai moduli di trasporto MPLM (Multi-Purpose Logistic Module), il laboratorio europeo Columbus di cui è si è potuto avere una riproduzione fedele ed immersiva grazie alle tecniche di realtà virtuale portate sullo stand, i moduli logistici automatici ATV (Automated Transfer Vehicle), i NODI 2 e 3, lo speciale osservatorio CUPOLA, famosa per essere la finestra su Spazio e Terra preferita dagli astronauti e moduli cargo pressurizzati (PCM) di rifornimento Cygnus. Thales Alenia Space è anche prime contractor per i dimostratori di rientro IXV e il successore Space Rider per conto dell’ESA. Partecipa, inoltre, alla realizzazione del modulo di servizio della capsula spaziale della NASA Orion, il nuovo veicolo per l’esplorazione dello spazio con equipaggio umano. Infine, Thales Alenia Space è contraente principale della Missione Euclid, super telescopio che punta ad esplorare l’energia oscura e penetrare i misteri della materia oscura, analizzando come l’Universo si sia evoluto negli ultimi 10miliardi di anni per comprendere la sua espansione e il perché stia accelerando.

Grande protagonista agli Aerospace & Defense Meetings 2019 l’additive manufacturing (Stampa 3D), la nuova frontiera della produzione industriale di cui Avio Aero è pioniere in Europa.

Allo stand di Collins Aerospace Actuation Italy, Società del gruppo United Technologies Corp., leader in soluzioni tecnologicamente avanzate per l’industria aerospaziale e per la difesa globale, i prodotti di attuazione ad alta tecnologia per controlli di volo primari e secondari, valvole per motori ad alta temperatura e sistemi di condizionamento dell’aria.

E ancora ALTEC, Aerospace Logistics Technology Engineering Company,  azienda pubblico-privata partecipata di Thales Alenia Space Italia e dell’Agenzia Spaziale Italiana, con sede a Torino e proprio personale distaccato alla NASA e all’ESA, con il A4T4WATCH, segmento informatico avanzato del sistema Skymetry, presentato e commercializzato dalla PMI Digisky (che ne ha direttamente realizzato il segmento aereo.

Anche l’Agenzia Spaziale italiana (ASI) è stata protagonista dell’evento con un stand tra i più visitati nella cornice dell’ex struttura olimpica. Proprio ASI ha calcolato che ogni euro investito nelle attività spaziali ne produce 11 di ritorno economico sul territorio, vanno considerati, infatti,  anche altri ambiti che beneficiano delle tecnologie ideate e sviluppate da aziende aerospaziali, come quelli automotive, farmaceutici, tessili e design.

Da Dafne, un pannello solare “pieghevole” (grazie alla collaborazione tra Sabelt e la start up Co-Re) che può dunque espandersi e retrarsi  a seconda delle necessità senza occupare spazio, ai piccoli Cubesat, satelliti “nani” che possono fornire lo stesso servizio dei fratelli maggiori ma occupando molto meno spazio, alla penna “spaziale” di Pininfarina, in grado di scrivere in assenza di gravità (dunque nella stazione orbitante), fino al cioccolato di Gobino, racchiuso in confezioni ad hoc per essere portato in missione dagli astronauti nel pieno rispetto delle regole impartite da Esa. E ancora la tecnologia di Argotec che con i suoi piccoli satelliti difenderà la Terra da eventuali rischi di asteroidi; il materiale studiato da Sabelt in grado di esaurire più facilmente il fuoco in caso di incendio, nello spazio come sulla Terra; sistemi antighiaccio realizzati in additive manufacturing, tecnologia in cui il Piemonte è leader nel mondo, e sistemi di visione per aiutare i piloti degli elicotteri e degli aerei impegnati in operazioni anti incendio. Fino al progetto Stratofly, di cui il Politecnico è uno dei referenti: un innovativo trasporto aereo umano, una via di mezzo tra l’aereo e l’astronave, per decongestionare i cieli e ridurre a mezz’ora il viaggio tra Roma e Tokyo, per esempio. Icarus invece è il team del Politecnico che insieme a Photonext ha studiato una nuova tecnologia per controllare in tempo reale lo stato di salute di componenti d’aereo tramite la fibra ottica, applicazione che può essere utilizzata anche per costruzioni di grandi dimensioni, come i ponti, al fine di monitorare terreni a rischio frane. E ancora Tessitura Ballesio, impresa tessile che ha inserito sensori nei tessuti: niente più cablaggi, dunque, ma tecnologie molto più leggere e modellabili che dallo spazio possono trovare applicazioni in moltissimi altri ambiti, come quello medico, grazie a piccoli oggetti in grado di misurare determinati parametri per pazienti ospedalizzati dando un rapporto continuo sul loro stato di salute anche da remoto. Ci sono addirittura i fili “a memoria di forma” in grado di modellarsi in base a piccoli impulsi e in grado di muovere o spostare oggetti anche molto pesanti. Ancora un’ultima curiosità esposta: la chitarra elettrica in fibra di carbonio, proposta da Erre Ti, che ha trasportato dal mondo automotive competenze e soluzioni per uno strumento completamente ingegnerizzato.

nella foto Fabrizio Ricca, Assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte

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