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149ª Indagine Congiunturale  Federmeccanica
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I dati relativi all’andamento del comparto metalmeccanico, rivelano che la produzione industriale nella parte finale del 2018 ha evidenziato un significativo peggioramento dopo tre trimestri, comunque, caratterizzati da una fase di sostanziale stagnazione.

In particolare nel periodo ottobre-dicembre l’attività metalmeccanica ha registrato una caduta dell’1,0% rispetto al trimestre estivo e una variazione tendenziale ridottasi al +0,8% dopo un primo semestre dell’anno che evidenziava ancora tassi di crescita oscillanti intorno ai 4,5 punti percentuali.

Mediamente nel 2018 i volumi di produzione, grazie ai trascinamenti positivi acquisiti nell’ultima parte del 2017, sono risultati in crescita del 2,8%.

«Il significativo peggioramento dell’Industria Metalmeccanica italiana – ha dichiarato Fabio Astori, Vice Presidente di Federmeccanica – risulta in parte imputabile a un rallentamento della dinamica esportativa ma ancor più alla contrazione della domanda interna e in particolare di quella relativa agli investimenti in macchine e attrezzature di cui le imprese metalmeccaniche sono produttori quasi esclusivi. Gli attuali volumi di produzione sono, inoltre, inferiori del 23,5% rispetto al periodo pre-recessivo. Le imprese prevedono, inoltre, per la prima parte del 2019, una stagnazione dei volumi di produzione sia nel loro complesso sia per le quote da indirizzare ai mercati esteri.»

In tema di Competenze, dalle indagini precedenti è risultato che il 48% delle aziende metalmeccaniche ha difficoltà a reperire personale specializzato. A questo si aggiunge il fatto che un’azienda su 5 si dichiara non soddisfatta delle competenze del personale assunto.

Tutto ciò evidenzia ancora una volta un marcato scollamento tra le conoscenze acquisite nel percorso di istruzione e le competenze che servono alle imprese.

Il 26% delle Aziende ha erogato formazione “tecnica di base tradizionale” e il 20,2% quella tecnologica avanzata/digitale «E’ evidenteconclude Astoricome la formazione sia diventata uno strumento di gestione molto collegato alle esigenze attuali delle imprese ma anche alla grande trasformazione in atto. Anche l’attenzione ai temi della sicurezza, con interventi formativi ulteriori rispetto a quelli previsti dalla legge (realizzati dal 17,5% delle Imprese), è sintomo di una grande sensibilità nel nostro settore per un tema centrale che ha che fare con la salute delle persone e che deve essere ulteriormente promosso e diffuso».

FOTO Fabio Astori, Vice Presidente di Federmeccanica

 

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