Netflix punta a una famiglia italiana su tre

Attesi risultati in utile già dal 2017

Netflix ha finalmente fatto il suo ingresso in Italia lanciando il suo servizio di streaming.

Gli utenti italiani hanno ora un canale alternativo e in molti casi esclusivo per guardare film, serie Tv, documentari e one-man show. E, sostengono gli entusiasti e il management dell’azienda, questa sarà la modalità di fruizione dei contenuti video destinata a mandare in soffitta la tv lineare. «Ci sarà una crescita della tv via Internet e un calo di quella lineare, così come è successo nella telefonia fra il mobile e il fisso, perché gli utenti non torneranno indietro», ha annunciato Reed Hastings, cofondatore e CEO di Netflix, in occasione del lancio in Italia.

L’obiettivo del gruppo californiano in Italia è di far abbonare un terzo dei 24 milioni di famiglie, anche se questo non avverrà nel breve tempo: negli USA la maturazione del mercato è durata 7 anni, dal 2007 al 201 4. «Probabilmente raggiungeremo il pareggio man mano che continueremo con la nostra espansione, ma indicativamente nel 2017 dovremmo iniziare a vedere i nostri profitti», ha dichiarato Hastings.

Netflix ha già stretto partnership con Telecom Italia, che offre il servizio tramite set-topbox TIMVision e addebito in fattura, e Vodafone, con in arrivo bundle sul 4G e fibra e addebito in fattura o su credito telefonico per le ricaricabili.

Ma il gruppo si dichiara aperto a partnership con tutti i provider. Le tariffe di abbonamento disponibili, distinte per qualità di streaming e numero di accessi in simultanea, prevedono tre offerte: una “base” da 7,99€, con contenuti in qualità standard da un solo dispositivo a scelta fra console, smart tv, tablet, pc, tv box e smartphone, una “standard” da 9,99€ per il Full HD e due dispositivi a scelta, e una “premium” da 1 1 , 99€ per contenuti in 4K accessibili da quattro dispositivi diversi.