Indagine sull’e-commerce condotta dalla Commissione Europea
PRIMO PIANOREPORTS 5 Aprile 2019 digitalvoice
Sono stati resi noti in questi giorni i risultati dell’indagine condotta dalla Commissione Europea su 560 portali di e-commerce: ciò che emerge dal rapporto è che il 60% dei siti presi in esame presenta irregolarità di varia natura, soprattutto in relazione alle modalità di presentazione di prezzi e offerte speciali. Per oltre il 31% dei siti web che offrono sconti, le autorità di tutela dei consumatori sospettano che le offerte speciali siano fasulle, oppure hanno constatato che la modalità di calcolo del prezzo scontato non è chiara. Su 211 portali il prezzo finale a pagamento era superiore al prezzo iniziale offerto. Il 39% non presentava informazioni adeguate sulle spese di spedizione, i metodi di pagamento, le spese di prenotazione e altre maggiorazioni analoghe. In quasi il 30% dei siti web monitorati sono state riscontrate irregolarità per quanto riguarda le modalità di presentazione delle informazioni relative al diritto di recesso dei consumatori.
“Sono senza dubbio interessanti le osservazioni del Commissario UE per la Giustizia, i Consumi e l’Equità di Genere, Vera Jourovà, che, pur dichiarandosi inorridita da un numero così alto di irregolarità, non esclude si tratti di «inconsapevolezza» dei vari operatori.” commenta Davide Rossi, Presidente di OPTIME, e prosegue: “È tuttavia un punto di vista che, anche in relazione ai numerosi fatti di cronaca giudiziaria fatico a condividere.
Abbiamo costituito OPTIME, Osservatorio per la Tutela del Mercato dell’Elettronica in Italia, proprio perché siamo di fronte a un allarme: sono ogni anno almeno 400 milioni gli euro spesi dagli italiani per acquisti su siti online non regolari. La crescita vertiginosa dell’e-commerce rappresenta una grande opportunità per imprese e consumatori, ma allo stesso tempo implica rischi senza precedenti.
Sono necessarie azioni mirate ed efficaci, perché oltre a rappresentare un danno per i consumatori, portano a situazioni di grave distorsione del mercato”.
Foto Davide Rossi, Presidente di OPTIME