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Il Presidente Conte nelle sedi delle Academy Apple e Cisco a Napoli
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Il Presidente del consiglio Giuseppe Conte ha fatto visita all’Academy Apple e Cisco a Napoli.

 

 

Ecco in sintesi le parole di Conte agli studenti: “Fare visita oggi qui per me è motivo di grande orgoglio. Ho sentito parlare di voi, di questa Academy” dice i premier  “Il significato ovviamente della vostra Academy è molteplice, io provo a sintetizzarne alcuni, che in parte sono stati già anticipati, questa Academy esprime innanzitutto una realtà accademica molto viva, che si impegna nella direzione dell’innovazione, quindi la Federico II, l’Università Federico II che è coinvolta e che offre quindi attraverso questo strumento dei percorsi formativi molto più ricchi rispetto a quella che è la rigida burocrazia tradizionale. E lo strumento di promozione secondo aspetto, di promozione di una maggiore integrazione tra l’accademia e direi l’innesto nell’accademia della creatività anche in una prospettiva di maggiore sinergia con il sistema produttivo, università più impresa. Terzo, è davvero stimolante la prospettiva di creare le premesse per una maggiore multidisciplinarietà.”

“questa è anche una realtà, un luogo che testimonia come in Italia sappiamo utilizzare bene i fondi strutturali europei, è un Paese che spesso non lo sa fare, che spesso si è dimostrato storicamente carente nell’utilizzazione dei fondi, dei finanziamenti anche cospicui che l’Europa mette a disposizione, quindi bisogna ringraziare la Regione e gli enti locali per aver dimostrato, in sinergia con le autorità accademiche e con Apple, e quindi con una grande company, leader mondiale, essere usciti tutti insieme a creare questa realtà.”

“E ulteriore aspetto, che mi colpisce molto, è il fatto che questa realtà non sia stata pensata in un luogo lussureggiante, no? uno pensa: “Creiamo questa realtà, bene, creiamo un campus innovativo, su una verde collina da qualche parte, bellissimo posto, ridente, ameno”; è stato creato in un quartiere che era noto storicamente per le conserve di pomodoro e adesso San Giovanni a Teduccio, e adesso diventa noto in tutto il mondo per l’innovazione digitale, tecnologica. Questa è una cosa bellissima. Se io posso dire ai nostri amici di Apple, dovete essere voi per primi fieri di questo, che cosa significa per voi anche uscire, andare a prendere una pizza in un quartiere che era fino all’altro ieri era un poco abbandonato, forse anche degradato, cosa significa questa commistione, questo recupero è un recupero culturale, non è un recupero architettonico, è in qualcosa di molto di più di cui l’Italia deve essere fiera”

 

“L’Italia per crescere, non può curare solo la dimensione della crescita del Pil, economica, deve investire, deve programmare la crescita futura, lo sviluppo sostenibile, deve investire di più e meglio, non è un problema solo di dimensioni economiche, ma di qualità degli investimenti nel campo della ricerca. Abbiamo già avviato varie iniziative in questo senso, ma sono ben consapevole che dobbiamo imprimere adesso, in quella che ho chiamato “la fase due” del Governo, una svolta in termini di accelerazione di questo progetto. Abbiamo lavorato già, ad esempio abbiamo creato una cornice normativa alla promettente tecnologia blockchain, rendendo possibili nuovi modelli di business fondati sulla sperimentazione delle tecnologie emergenti, parallelamente presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è insediata una commissione di esperti con il compito di elaborare una strategia nazionale proprio sul tema del blockchain. Stiamo lavorando per favorire lo sviluppo e le applicazioni in materia di intelligenza artificiale, appunto blockchain, internet of things, stiamo molto attenti a questo. Ripeto, abbiamo fatto varie cose significative, per esempio siamo perfettamente consapevoli di voler essere protagonisti in Europa con il programma “Europa digitale”, è una grande sfida per il sistema Italia, non per questo Governo, del sistema Italia, perché si tratta di un investimento cospicuo che la commissione mette a disposizione 9 miliardi – pensate 9 miliardi – per i settori più innovativi, dai supercomputer alla trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni – noi lavoriamo con una consapevolezza, noi decisori politici, io personalmente sono convinto che oggi l’accesso alle tecnologie digitali sia un diritto costituzionale. Non c’è scritto nelle Carte Costituzionali, perché le Carte Costituzionali sono state scritte tempi addietro, decenni fa, ma oggi se noi dovessimo le scrivere una Carta Costituzionale, tra i diritti della persona, fondamentali della persona, dovremmo anche inserire e contemplare il diritto all’accesso alle tecnologie digitali. Oggi chi rimane fuori da queste tecnologie, subisce un divario che ne compromette la piena partecipazione, come recita l’articolo 3 – bellissimo, della nostra Costituzione – al dibattito pubblico e quindi all’organizzazione democratica, sociale, politica, economica di un Paese.

La presenza di realtà come Apple Academy, così fortemente orientata al dialogo tra università e mondo dell’impresa, tra tessuto produttivo e ricerca avanzata, è davvero uno stimolo per progettare un Paese migliore. “

 

Nella foto Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

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