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Giulia Bongiorno, indica 3 linee guida per la digitalizzazione, durante l’internet day
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Presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio è stata presentata la Relazione “L’insostenibile leggerezza dell’essere digitale nella società della conversazione: il quarto rapporto Agi-Censis all’#internet day 2018”. Saluti istituzionali del presidente della Camera, Roberto Fico.

Sono intervenuti, tra gli altri, il ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Di Maio, la ministra per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, la sottosegretaria all’Economia e Finanze, Laura Castelli, il sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca, Salvatore Giuliano, il commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale, Diego Piacentini, il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Angelo Cardani, il presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, il presidente di Confindustria digitale, Elio Catania, il segretario generale del Censis, Giorgio De Rita, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Vito Crimi, i deputati Antonio Palmieri e Anna Ascani. Moderatore Riccardo Luna, direttore Agi.

La ministra per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, si è espressa sulla digitalizzazione  “ voglio fare una dichiarazione di quello che penso della digitalizzazionenella PA. Continuerò a dire che non ci sarà una riforma della PA col mio nome e quindi non passerò alla storia per aver fatto io questa riforma; sarebbe velleitario e sarei scavalcata da un’altra riforma più veloce di me che è la riforma della digitalizzazione. Bisogna quindi accompagnare questo processo e dare quelle che sono secondo me le 3 linee guida che vorrei sottoporre in po’ a tutti”.

“Come vorrei la digitalizzazione nella PA? Ragionevole,Inclusiva, Credibile”

“Dovrebbe essere una digitalizzazione ragionevole” in quanto non tutta la PA è uguale; ci sono differenze enormi tra strutture e strutture e quindi secondo Bongiorno bisogna tenere conto di queste differenze che richiedono anche formazione ;“Una digitalizzazione inclusiva” che coinvolga tutti e non solo o giovani e con un linguaggio più comprensibile e meno tecnico. “Una digitalizzazione credibile”; su questo punto la ministra non vuole azzardare tempistiche perché bisogna essere reali e credibili: “Bisogna aiutare AGID e Team Digitale a portare avanti i progetti ma non è cosa di pochi mesi”.

Nella foto La ministra per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno

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