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Forum EY: digitale, finanza sociale e nuove competenze per nuovi lavori
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Si è tenuto a Milano presso la Fondazione Feltrinelli, il Forum EY sul Terzo Settore , giunto alla IV edizione. Il Forum rappresenta un’ulteriore tappa del cammino che Fondazione EY ha attivato attraverso i sette workshop svolti tra maggio e giugno, nel corso dei quali i rappresentanti delle principali realtà e associazioni hanno dialogato al fine di cogliere le opportunità attuali e fare rete per affrontare le criticità per uno sviluppo sociale.

Al centro della discussione le opportunità offerte dall’innovazione digitale in termini di gestione delle organizzazioni non profit, delle risorse e dei flussi finanziari; la sostenibilità sociale come sbocco occupazionale e terreno di sviluppo per nuove competenze; il necessario cambio di cultura e paradigmi per produrre più valore economico e sociale; la potenzialità del digitale come cruscotto per analisi previsionali e pianificazione sul territorio; la collaborazione fra Terzo Settore, Imprese e Pubblica Amministrazione per un nuovo sistema di welfare e benessere sociale.

Commenta Donato Iacovone, Ad di EY in Italia e Managing Partner dell’Area Med: “Per avere successo nel lungo termine, le imprese devono integrare la sostenibilità nel core business, il Terzo Settore deve definire un processo decisionale efficace, che consenta di raggiungere obiettivi realistici, e la Pubblica Amministrazione, che ha sempre meno risorse, proprio per questo deve favorire nuove modalità di alleanza.  Per riuscire a crescere c’è bisogno di un processo forte di valorizzazione delle reti profit e non profit e di forma innovative di partnership con la PA. Portare innovazione all’interno del mondo sociale e fare sistema è determinante per far crescere l’economia e supportare il welfare”.

Il Terzo Settore, costituisce una risorsa preziosa, sia dal punto di vista quantitativo, che dal punto di vista qualitativo. Lo conferma l’ISTAT, nel suo ultimo censimento ha evidenziato che, al 31/12/2015 le istituzioni non profit attive in Italia sono 336.275: l’11,6% in più rispetto al 2011, e complessivamente impiegano 5 milioni 529 mila volontari e 788 mila dipendenti. Rispetto al Censimento del 2011 il numero di volontari cresce del 16,2% mentre i lavoratori dipendenti aumentano del 15,8%. C’è una mancanza di expertise professionali tecniche, si stima che 50.000 persone andranno in pensione a breve termine e non si sa come sostituirle.

Tra i relatori, nell’ordine: Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing partner dell’area mediterranea; Paolo Venturi, Direttore di AICCON-Università di Bologna; Vincenzo Algeri, Responsabile Area UBI Comunità; Luciano Balbo, Fondatore Oltre Venture prima società di venture capital sociale in Italia; Carola Carazzone, Segretario Generale Assifero; Marco Gerevini, Consigliere Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore; Federico Mento, Segretario Generale Social Valute Italia e Direttore Human Foundation; Marco Morganti, CEO Banca Prossima; Carlo Segni, Lead Financial Officer The World Bank (da luglio 2018 Cassa Depositi e Prestiti); Cristina Tajani, Assessore a Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane, Comune di Milano; Enrico Giovannini, Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile; Alessandro Beda, Consigliere Delegato Fondazione Sodalitas; Giuseppe Bruno, Vice Presidente Gruppo Cooperativo CGM; Claudia Fiaschi, Portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore; Serena Porcari, Presidente Dynamo Academy Impresa Sociale; Fabrizio Sammarco, Amministratore Delegato ItaliaCamp; Rossella Sobrero, Professore di Comunicazione sociale all’Università degli Studi di Milano; Mario Calderini, Professore ordinario e Direttore del Centro di Ricerca Tiresia presso la School of Management del Politecnico di Milano.

Il commento di Claudio Cominardi, Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le Politiche Sociali: “Il fatto che la rivoluzione tecnologica e digitale sia destinata ad avere un impatto significativo sul modo di produrre, lavorare e consumare, è un tema ormai ampiamente discusso su scala globale. Di certo tale rivoluzione non interesserà unicamente le singole persone, bensì le nostre stesse relazioni sociali e umane, ed anche in questi campi l’azione politica non potrà limitarsi ad assistere, ma dovrà svolgere un ruolo attivo per adattare al presente concetti e modelli ormai superati: nel modo di fare impresa, nel modo di formare ed educare, nel modo di fare welfare. Tale consapevolezza ha ispirato l’azione del gruppo politico a cui appartengo ed ispirerà, ne sono certo, quella del Governo del Cambiamento.”

Nella foto Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing partner dell’area mediterranea

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