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Fabbrica Intelligente e mobilità: 150 mln per la ricerca
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Il Ministero dello Sviluppo economico, le Regioni Piemonte, Campania e Abruzzo e la Provincia Autonoma di Trento hanno siglato a Roma, presso la sede del Ministero, un protocollo d’intesa con FCA e il Centro Ricerche Fiat a fronte di un piano di attività di ricerca e sviluppo incentrato sul Veicolo per la mobilità del futuro e la Fabbrica Intelligente, che include anche gli aspetti legati al fine vita nell’ottica di “circular economy”.

Il protocollo d’intesa prevede un investimento complessivo in R&S pari a oltre 150 milioni di euro ed è teso o sostenere la competitività del settore automotive italiano che nel 2016 ha visto proseguire il trend positivo avviato nel 2015 per quanto riguarda la produzione di autoveicoli in Italia, cresciuta del 9%, per un totale di 1.103.000 unità. I volumi delle autovetture destinati all’estero rappresentano il 56% della produzione domestica.

In questo contesto si inseriscono le attività del Gruppo FCA che ha 162 stabilimenti in tutto il mondo, un fatturato di 111 miliardi di euro e impiega circa 231 mila dipendenti di cui oltre 65 mila in Italia. Circa 20 mila addetti sono impegnati in attività di ricerca e sviluppo, con un investimento, nel 2016, di 4,2 miliardi euro. I Centri di ricerca in tutto il mondo sono 87.

Sono quattro le linee di progetto indipendenti che verranno sviluppate nei siti piemontesi di Orbassano e Torino, di Pomigliano d’Arco (Napoli) e di Trento: la prima è finalizzata allo sviluppo di tecnologie mirate al miglioramento dell’efficienza dei motori, la seconda è relativa alle nuove tecnologie per lo sviluppo delle architetture ibride, la terza è rivolta alle tecnologie di comunicazione per il veicolo connesso geolocalizzato e la quarta fa riferimento ad un processo di sviluppo prodotto e tecnologico totalmente digitalizzato. Questi progetti confermano la scelta strategica di voler rafforzare la presenza FCA in Italia e di investire nei Centri di Eccellenza nella R&S, con ricadute positive per le Regioni ed il Sistema Paese, sia rispetto ai centri tecnici coinvolti direttamente nelle attività di Ricerca e Sviluppo, sia su tutti gli stabilimenti italiani, che dovranno industrializzare e produrre i nuovi modelli ed i sistemi di propulsione loro associati in base alle normative 2020.

L’iniziativa è coerente con le linee di politica industriale del Piano Nazionale Industria 4.0 varato dal Governo italiano, grazie al quale si intende accompagnare e supportare gli investimenti a maggior contenuto tecnologico ed innovativo del sistema produttivo del Paese per cogliere le opportunità della cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”, ovvero la trasformazione digitale del manifatturiero, intesa come l’insieme dei cambiamenti associati all’utilizzo delle tecnologie digitali in tutti i comparti industriali.

Nella foto il Ministro Carlo Calenda (al centro) con i rappresentanti delle Regioni ed FCA.

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