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Bari: presentato  il report 2018 sull’IT pugliese
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Il 77% degli studenti e laureati in discipline informatiche delle Università pugliesi vorrebbe rimanere sul territorio per mettere a frutto le competenze acquisite e far sviluppare il tessuto socioeconomico regionale. Tuttavia, il comparto IT pugliese fa fatica a reperire le competenze necessarie sul mercato del lavoro per supportare la sua crescita. Quali le politiche da attuare per fare incontrare domanda e offerta di lavoro? E quali le competenze di cui il settore ha bisogno per continuare a crescere?

I temi sono stati affrontati durante ‘Internet of Skills’, l’evento organizzato dal Distretto produttivo dell’informatica pugliese, al quale sono intervenuti esponenti del mondo della ricerca, delle istituzioni e di aziende come Auriga, Exprivia|Italtel, Fincons Group e Talentia Software. Nel corso dell’evento, al quale ha partecipato anche il presidente di Anitec-Assinform (Associazione Nazionale delle imprese ICT e dell’Elettronica di Consumo) Marco Gay, è stato presentato il report 2018 dell’Osservatorio IT, composto da tre ricerche condotte sulle aziende associate al Distretto e su studenti e laureati.

Numeri alla mano si è discusso delle aspettative e delle opportunità di lavoro per i giovani pugliesi tra i 18 e i 25 anni e anche delle motivazioni che li spingono a scegliere una destinazione lavorativa: ‘maggiori possibilità di crescere professionalmente’, ‘retribuzioni più elevate’ e ‘una migliore qualità della vita’. Sta di fatto che, ogni anno, le cinque università pugliesi laureano circa 550 studenti nei diversi Dipartimenti di Informatica e Ingegneria e, di questi, oltre 400 sono potenzialmente assorbibili dalle sole aziende del Distretto (è infatti previsto un incremento dell’occupazione di circa 870 addetti nel biennio 2018-2019) per un fabbisogno totale annuo di tutto il settore IT pugliese (circa 1.000 imprese) stimato in alcune migliaia.

«Il settore IT pugliese è solido, dinamico, in crescita ed estraneo ai luoghi comuni che lo considerano impegnato soprattutto in attività di fornitura alla PA – ha spiegato il presidente del Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese Salvatore Latronico. Tuttavia, è necessario fare un ulteriore sforzo per far percepire quello pugliese come un territorio dell’innovazione: ciò può verificarsi se si realizza una collaborazione strategica concreta tra Università, istituzioni e imprese, i tre attori fondamentali dei processi innovativi. L’attuazione di politiche per favorire la digitalizzazione del territorio e per supportare l’industrializzazione delle innovazioni, realizzate dalla consolidata collaborazione tra imprese e mondo della ricerca, potrebbe rafforzare il sistema produttivo locale e motivare tanti giovani a restare o venire in Puglia. Contestualmente, per migliorare l’incontro tra le due parti sul mercato delle professioni, è necessario che la domanda di lavoro da parte delle imprese sia più correttamente indirizzata e specializzata».

Nella foto il presidente del Distretto Produttivo dell’Informatica pugliese Salvatore Latronico

 

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